SIRIA/ Il patriarca cattolico: da Assad risposte positive, l’Occidente deponga le armi
“Assad ha risposto nel modo più giusto alle proteste, cambiando il governo e promettendo riforme. La Siria si conferma un modello di laicità”. Lo afferma il patriarca GREGORIO III LAHAM

«Il presidente Assad ha risposto nel modo più giusto alle proteste di questi giorni, costringendo il governo alle dimissioni e promettendo riforme. La Siria è un modello di laicità e apertura per tutti i Paesi arabi. L’Occidente si illude di risolvere i problemi intervenendo militarmente in Libia, mentre la stabilità del Medio Oriente può venire solo da una soluzione pacifica del conflitto in Palestina». Ad affermarlo è Gregorio III Laham, patriarca cattolico dei Melchiti con sede a Damasco, nel giorno in cui Bashar al-Assad ha parlato per la prima volta in pubblico dall’inizio delle proteste. «Non si può dimenticare che Assad ha parlato della Siria come della “culla del Cristianesimo”», sottolinea Gregorio III che nel 2001 convinse Giovanni Paolo II a recarsi in Siria e visitare la moschea di Damasco. Era la prima volta che un Papa compieva un gesto simile, e per il patriarca gli effetti benefici di quella visita continuano a farsi sentire ancora oggi.
Patriarca Gregorio, come valuta la situazione di queste ore in Siria?
Non c’è quindi bisogno di un intervento dell’Occidente in Siria, sul modello della Libia?
Restiamo alla Siria. Che significato hanno le dimissioni del governo?
E’ ancora possibile il dialogo tra il regime e i manifestanti?
Quanto è diffusa la povertà in Siria?
Nel mio Paese la povertà è piuttosto ridotta, e lo stesso vale anche per l’analfabetismo.
Chi protesta contro Assad lo fa per le stesse ragioni di chi si è ribellato a Gheddafi?
Eppure Assad in Occidente è considerato un dittatore alla stregua di Gheddafi…
Quando sono influenti i fondamentalisti nella società siriana?
Quali passi avanti sono stati fatti in questa direzione?
Nel maggio 2001 lei ha accompagnato Giovanni Paolo II nella moschea di Damasco…
La visita del Papa nel tempo ha portato risultati significativi?
Bashar al Assad in quella circostanza dichiarò ufficialmente che «la Siria è la culla del Cristianesimo». Ebbe un coraggio non indifferente, se si pensa che è il presidente di un Paese dove vivono 22 milioni di musulmani e 2 milioni di cristiani, ma soprattutto fu un segno di rispetto della realtà storica. E i riflessi si sono visti per esempio per il fatto che oggi in Siria abbiamo un diritto personale, familiare e relativo ai rapporti tra le religioni che è tra i più sviluppati di tutto il Medio Oriente. Per esempio la legge consente l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche di tutta la Siria senza nessuna restrizione.
In Siria è ammesso il matrimonio tra persone di religioni diverse?
Che cosa ne pensa del fatto che Assad ha appoggiato l’Iran a discapito di Israele?
Come valuta da questo punto di vista la posizione del governo italiano?
Ha la stessa opinione anche di Obama?
(Pietro Vernizzi)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie di Medio Oriente
-
DALL'IRAQ/ Card. Sako: la guerra e la sua logica della morte sono da rifiutare sempre18.04.2022 alle 07:52
-
SCENARI/ Non solo droni e mattone: la politica di Erdogan tra Libia ed Emirati12.04.2022 alle 01:12
-
CODE TO INSPIRE/ Fereshteh e la chance dell'informatica per le donne afghane12.04.2022 alle 01:00
-
SCENARI/ Manovre anti-Iran: Egitto e Emirati di nuovo "amici" della Siria11.04.2022 alle 01:15
-
SCENARI/ Così Zelensky (e Putin) fanno scricchiolare il governo d'Israele07.04.2022 alle 02:14
Ultime notizie
-
Arianna David "Mercedesz Henger fidanzata? Non equivocate"/ "La verità su Fulvio..."18.05.2022 alle 15:37
-
Iva Zanicchi/ "Andai a cena con Sinatra, ma non mi corteggiò. Su Fellini..."18.05.2022 alle 15:28
-
DIRETTA/ Giro d'Italia 2022 video streaming Rai: Carapaz prende l'abbuono, 11^ tappa18.05.2022 alle 15:37
-
Superbonus 110%/ Cantieri a disagio: assenza di personale, caos materie prime18.05.2022 alle 15:25
-
Italia in crisi economica/ La colpa "mascherata" dell'Europa: cosa succede?18.05.2022 alle 15:11
I commenti dei lettori