INTERVISTATI / Gregorio III Laham

Patriarca cattolico siriano, Patriarca di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti. Nato a Daraya, nel territorio di Damasco, in Siria, il 15 dicembre 1933, è stato consacrato sacerdote dell'Ordine Basiliano dei Melchiti il 15 febbraio 1959. Consacrato arcivescovo-vicario patriarcale di Gerusalemme per la Chiesa cattolica greco-melkita il 27 novembre 1981, dal 29 novembre 2000 è diventato "Patriarca di Antiochia, di tutto l'Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme della Chiesa Greco-Melkita Cattolica". L'8 maggio 2008, papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Gregorio III assieme ad una foltissima delegazione di vescovi ed archimandriti melchiti. Durante il suo patriarcato, ha accolto in Siria papa Giovanni Paolo II: una visita storica, durante la quale per la prima volta un papa entrava in una moschea, quella di Damasco, dove la tradizione vuole collocare la tomba di san Giovanni Battista. Alla morte di Giovanni Paolo II è stato proprio Gregorio III a benedire la bara, durante i funerali del defunto Pontefice. Non ha ancora ricevuto la porpora cardinalizia da molti auspicata in varie occasioni. Nel maggio 2017 ha presentato le dimissioni dal suo ruolo, accettate dal papa Francesco.Gregory III is the Syrian Catholic Patriarch, Patriarch of Antioch, of the whole East, of Alexandria and of Melkite Jerusalem. Born in Daraya, in the territory of Damascus, Syria in 1933, he was ordained a priest of the Melkite Basilian Order on February 15, 1959. He was consecrated the Archbishop Patriarchal Vicar of Jerusalem for the Greek-Melkite Catholic Church in 1981, and he received his current title in 2000. In May 2008, Pope Benedict XVI received Gregory III in an audience along a large delegation of Melkite bishops and archimandrites. During his patriarchate, he welcomed Pope John Paul II to Syria in a historical visit, during which a pope entered a mosque for the first time, that of Damascus, where tradition puts the tomb of St. John the Baptist. On the death of John Paul II, Gregory III himself blessed the coffin during the funeral.

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