Il ministro dell’Economia Tremonti è intervenuto davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo. Si è discusso del Trattato di Lisbona e di solidarietà. L’idea di pensare un nuovo trattato europeo per Tremonti è una ipotesi possibile, perché la situazione in Europa è assai cambiata da quando venne firmato il primo trattato.
Per il ministro, sono trattati che rispecchiano un mondo ormai passato, precedente la globalizzazione. Oggi la visione politica dell’Unione Europea, ha detto ancora, con particolare riferimento all’immigrazione è drammaticamente insufficiente. «La politica – ha detto il ministro dell’Economia – deve essere “politeia”, comprensione dei sentimenti e della cultura dei popoli». A volte, ha proseguito, «quello che sembra lungimirante in realtà è miope e per questo dico che l’Europa è stata finora missing in action, anzi in non action, pur avendo un trattato la cui lettera è molto ampia e che offre una base di intervento». Approfondendo il suo pensiero, Giulio Tremonti ha comunque detto che l’idea di un nuovo trattato significa voler rafforzare l’Europa, non indebolirla.