EUROGRUPPO/ Grecia: no della Germania agli aiuti, saltano 44 miliardi di euro

- La Redazione

Niente aiuti alla Grecia: l'Eurogruppo non trova l'accordo e si fermano i 44 miliardi di euro previsti. L'opposizione di Germania e Fondo militare internazionale

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Grecia, è ancora un no da parte della Germania, uno stop che costa 44 miliardi di euro. E’ quanto il disastrato paese ellenico si aspettava ormai da tempo come ultima tranche di aiuti da parte dell’Eurogruppo, ma proprio dall’Eurogruppo arriva l’alt. Cosa è successo? Sembrava che dopo le nuove misure di autorità approvate dal parlamento ellenico a costo di sacrifici durissimi con conseguenti scontri di piazza di una popolazione esasperata si fosse superato il problema, dato che la Germania continuava a opporsi, invece questa notte ancora una volta il paese di Angela Merkel si mette di mezzo e ferma tutto. Non c’è accordo dunque per i 44 miliardi destinati alla Grecia,  soldi che servono disperatamente per pagare stipendi e pensioni, la riunione di questa notte dell’Eurogruppo ferma ogni cosa e rimanda nel migliore dei casi a lunedì prossimo. Lo ha fatto sapere Juncker presidente dell’Eurogruppo: non c’è accordo rinviamo a lunedì prossimo. La Germania ha fatto dunque resistenza: si vuole sapere esattamente che tipo di misure si vogliono mettere in atto per il sostegno alla Grecia a ridurre il debito pubblico, dato che poi ogni parlamento nazionale dovrà poi ratificarle. La reazione del premier greco si è fatta sentire subito ed è stata molto dura: “I nostri partner e il Fondo monetario internazionale hanno il dovere di fare ciò che devono, non è solo il futuro del nostro Paese, ma la stabilità dell’intera zona euro a dipendere dal successo dell’esito di questo impegno dei prossimi giorni”. Il problema, da quello che si capisce è che l’Eurogruppo tira da una parte e il Fondo monetario internazionale da un’altra. Per i primi infatti ci sarebbe disponibilità a spostare fra due anni il piano di rientro da parte greca dei soldi prestati, un debito che è stato fissato al 120% entro il 2020, il Fmi invece no. Per questi, come ha fatto sapere il direttore Lagarde, la sostenibilità dei conti è la prima cosa. Ci sarebbero però dei punti positivi in tutto questo quadro drammatico: l’Eurogruppo, viene fatto sapere da fonti ufficiali, ha intensificato “un pacchetto di misure credibili per contribuire in modo sostanziale alla sostenibilità del debito greco”.

Secondo gli esperti, l’aiuto alla grecia a ridurre il debito significa per i paesi creditori sottostare a perdite sui titoli. C’è poi il problema degli ulteriori 15 miliardi di euro che risultano in eccedenza, un buco che non si sa come poter riempire. 

 

 





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