Il sistema missilistico Avangard testato dai russi non ha solo una potenza di fuoco senza precedenti, ma è anche impossibile da intercettare, rendendo così ogni scudo anti missile superfluo. Tutto questo dopo che Putin, prima di Natale, aveva lanciato l’allarme sul pericolo nucleare nel mondo di oggi. “Putin deve mostrare i muscoli in un momento in cui Trump è in evidenti difficoltà interne, usando la propaganda in ogni modo possibile per farsi vedere da tutti come la potenza più forte del mondo” ci ha detto il generale Giuseppe Morabito in questa intervista. Allo stesso tempo i due giocano a spartirsi quello che resta del Medio Oriente: una finta guerra fredda?
Prima di Natale il presidente russo Putin fa un accorato discorso in cui sottolinea il pericolo nucleare in cui si troverebbe il mondo, poi testa il missile nucleare più potente della storia: a che gioco sta giocando? Che coerenza c’è nel suo atteggiamento?
Putin è coerente con la propaganda russa. Deve mostrare i muscoli in un momento in cui Trump è sotto attacco interno, e sfrutta la debolezza del suo antagonista per fare il massimo di propaganda, cioè deterrenza.
Sappiamo che Stati Uniti e Russia hanno sempre usato le armi nucleari come deterrenza gli uni verso gli altri, il quadro non è decisamente sbilanciato a favore russo in questo momento?
Putin si muove alla stessa velocità in cui si muove il mondo. Vuole occupare le aree di potere che altri stanno lasciando. Se gli Usa lasciano la Siria, deve fare in modo di mostrarsi potenza egemone in questa area.
In effetti ha già lanciato un messaggio preciso alla Turchia che sta ammassando truppe al confine siriano: non osate entrare in Siria. E’ questo che intende?
Esattamente. Con questo test Putin ha detto a Erdogan che il suo paese è la prima potenza al mondo, e può distruggerli in qualunque momento. Dove si aprono zone di potere in cui infilarsi, Putin manda messaggi. Il presidente russo, se gli Usa abbandonano i curdi, dice a Erdogan di non provare a mettersi contro i curdi.
Tornando alla nuova arma, si è detto che non è intercettatile. Questo manda per aria tutto il sistema di difesa della Nato? E’ un messaggio anche per noi?
Questo nuovo sistema missilistico non è intercettatile a causa della velocità e dell’altezza a cui vola. Non è intercettatile per gli italiani, per i tedeschi, per i sauditi, ma lo è per gli americani, l’unica nazione che dispone della tecnologia necessaria a intercettarlo. Ma è una tecnologia estremamente costosa e non può essere “esportata”. Quindi diventa un elemento di deterrenza totale per il resto del mondo.
Perché invece Trump, al momento a parole, dice di voler lasciare la Siria e non l’Iraq?
Le rispondo con una domanda: quanto petrolio c’è in Siria e quanto in Iraq? Trump, come ha promesso sin dalla campagna elettorale, pensa al bene delle compagnie petrolifere americane, “America first”. Basti solo pensare al petrolio che c’è nel Kurdistan iracheno… Anche in Siria c’è petrolio, ma il paragone non è possibile. Inoltre sulla via della seta cinese c’è prima l’Iraq della Siria. Se si vuole disturbare l’espansionismo cinese c’è prima l’Iraq della Siria. L’Iraq ha sbocco al Golfo, e nel Golfo ci sono paesi alleati degli Usa. Così si blocca la strada ai cinesi. Cosa che non dispiace neanche ai russi.
Dalle sue parole sembra quasi di capire che tra Mosca e Washington ci sia una sorta di accordo, è così?
Sì, ma non si può dire.
Cioè?
Che gli Usa stanno lasciando la Siria all’area di influenza russa mentre loro si tengono l’Iraq. Con buona pace di tutti e due.