Mentre gran parte delle opposizioni e dei social francesi attaccano il Presidente “snob”, c’è anche chi prova a difendere quanto detto da Emmanuel a quel ragazzo disoccupato. Si tratta del presidente del partito macroniano La République En Marche!, Christophe Castaner che prova a rispondere alle polemiche feroci: «Quello che ha detto il presidente è falso? Se si va a Montparnasse non si scopre che ci sono offerte di lavoro? Preferite le parole al vento? Io preferisco un presidente che dice la verità». La polemica ricorda, da lontano, quella che aveva travolto il nostro Ministro del Lavoro Elsa Fornero in piena crisi economica col Governo Monti, quando invitò i giovani a non essere troppo “choosy” (schizzinosi, ndr) nella ricerca del lavoro dopo gli studi universitari. (agg. di Niccolò Magnani)
I NUMERI DANNO RAGIONE A MACRON..
Tempi duri per Emmanuel Macron, dopo il caso Benalla e l’addio al governo di diversi ministri, senza contare il crollo nei sondaggi e le proteste per le riforme messe in campo dall’inquilino dell’Eliseo, adesso arrivano anche le polemiche per la risposta “snob” del presidente francese ad un giovane giardiniere che lamentava di non riuscire a trovare un’occupazione. Macron, immortalato dalle telecamere a colloquio con il ragazzo, ha risposto invitando il giardiniere ad andare a fare un giro a Montparnasse, che sarebbe a suo dire pieno di offerte di lavoro:”Se attraversassi la strada, te ne troverei uno”, ha detto il leader de La Republique en Marche. Eppure un fondo di verità nelle parole di Macron pare esserci: stando a quanto riferito dal Guardian, infatti, la Confindustria francese ha parlato di 100.000 posti di lavoro vacanti nel settore alberghiero e della ristorazione. Ma basteranno questi dati a spegnere le accuse verso l’atteggiamento di Macron? (agg. di Dario D’Angelo)
LA “GAFFE” DI MACRON
A tre giorni dal piano povertà e del cosiddetto “reddito universale”, Emmanuel Macron torna ad essere considerato il presidente dei ricchi. Tutta colpa di una gaffe durante una discussione con un ragazzo che si stava lamentando con lui di non trovare lavoro. «Attraverso la strada e te lo trovo io», ha replicato il presidente francese, subito travolto da un’ondata di proteste sdegnate. La sinistra ad esempio ha tuonato: «Torna il solito disprezzo, la svolta sociale è durata 3 giorni». Macron comunque non è nuovo a battute che vengono imputate come segnali della sua natura di presidente che non riesce a nascondere il disprezzo per il disagio sociale. Del resto tende a lasciarsi portare dal suo gusto per la discussione e la franchezza. E infatti all’Eliseo, eccezionalmente aperto nella giornata del Patrimonio, si è intrattenuto con la gente. Le telecamere lo hanno seguito anche quando un corpulento giovane agricoltore disoccupato gli ha rivolto una domanda: «Ho 25 anni, continuo a mandare curriculum e lettere di motivazione, non mi rispondono mai».
SINISTRA ALL’ATTACCO DI MACRON: “PRESIDENTE DEI RICCHI”
«Se lei è disponibile e motivato, nel settore alberghiero, nei bar, e nella ristorazione, nell’edilizia, non c’è un posto in cui vado dove non mi si dica che cercano personale. Attraverso la strada e glielo trovo un lavoro! Vogliono solo gente disposta a lavorare». Così Emmanuel Macron ha risposto al giovane disoccupato che gli stava parlando delle sue difficoltà a trovare un nuovo lavoro. «Personalmente non mi pone alcun problema, ma quando mando il curriculum non mi richiamano mai», ha replicato il giovane. Il leader comunista Ian Brossat è andato subito all’attacco: «Sono parole insopportabili, la famosa svolta sociale è durata tre giorni», ha dichiarato a BFM-TV. Gli ha fatto eco Jean-Luc Melenchon, deputato della France Insoumise: «È un disprezzo di casta inaccettabile». Anche i socialisti hanno alzato la voce: «Questo presupporre sempre che i disoccupati non trovano lavoro perché non lo cercano è infelice» ha dichiarato la senatrice socialista Laurence Rossignol. Christophe Castaner, leader de La Republique en Marche, è stato l’unico a difendere Macron: «Ma scusate, quello che dice il presidente è falso? Preferite l’ipocrisia? Io scelgo un presidente che dice la verità».