Roger Stone, arrestato collaboratore elettorale di Trump/ Ultime notizie, il russiagate fa l’ennesima vittima

- Davide Giancristofaro Alberti

Roger Stone, arrestato collaboratore elettorale di Trump/ Ultime notizie, il russiagate fa l’ennesima vittima

Donald Trump Donald Trump (Lapresse)

Roger Stone è stato arrestato nelle scorse ore dall’FBI. Si tratta dell’ennesima persona vicina, o ex vicina, al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Stone era infatti un alleato di lunga data del commander in chief, nonché un suo consulente, e i federali lo hanno ammanettato nell’ambito dell’ormai nota inchiesta sulle elezioni presidenziali del 2016, condotta dal procuratore speciale Robert Mueller, principale nemico del tycoon. Sono ben sette i capi d’accusa per cui è indagato Roger Stone, fra cui quello di ostruzione della giustizia e falsa testimonianza. Stando a quanto emerso in queste ultime ore, pare che Stone, tenuto sott’occhio da tempo, abbia confessato di aver scambiato alcune messaggi con l’utente di Twitter Guccifer 2.0, che secondo l’intelligence Usa nasconderebbero gli agenti dei servizi militari russi, che durante le presidenziali di tre anni fa hackerarono i democratici.

ROGER STONE, ARRESTATO COLLABORATORE ELETTORALE DI TRUMP

Stone aveva festeggiato sui social quando Wikileaks aveva pubblicato le email dei democratici prima del voto, facendo tra l’altro venire il forte sospetto che lo stesso collaboratore di Trump sapesse della pubblicazione dei messaggi email ancor prima che questi venissero svelati. Stone ha sempre rimandato al mittente ogni accusa, fino all’arresto di queste ore. Alcuni agenti hanno perquisito la sua abitazione poco dopo le ore 6:00 di mattina a Fort Lauderdale, in Florida: oggi pomeriggio dovrebbe comparire in un’aula del tribunale che convaliderà o meno il suo arresto. Stone ha 66 anni ed ha collaborato pubblicamente con Trump fino all’agosto del 2015 quando improvvisamente sparì dalle scene, rimanendo comunque un uomo del presidente dietro le quinte. Durante l’inchiesta portata avanti in questi anni dal procuratore Mueller, Stone ha fornito versioni differenti in merito ai presunti contatti dei collaboratori di Trump con l’attività di spionaggio russa. Si tratta dell’ennesima testa di persona vicina al presidente caduta in questi ultimi mesi e finita nelle mani del “temibile” procuratore.





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