Il Reverendo Gary Graf, sacerdote di Chicago, era conosciuto online come il prete che aveva donato il fegato a un suo parrocchiano, aver scalato il muro che divideva gli immigrati della sua parrocchia dai cittadini americani così da rendersi conto delle loro reali condizioni e uno sciopero della fame sempre a sostegno dei migranti. Oggi, se si cerca il suo nome online si troverà che è stato rimosso lo scorso agosto dal suo incarico come sacerdote per una accusa di molestie su un minore. Quella accusa fece decidere la sua archidiocesi di sollevarlo dal suo ministero e aprire un procedimento penale. Procedimento penale che si è concluso con la sua completa e totale assoluzione dalle accuse e il ripristino della sua condizione di sacerdote. Ma queste cose non si trovano sulla Rete, resta infangato per sempre. Padre Graf esercitava il suo ruolo in una parrocchia composta per la maggioranza di migranti ispanici, un posto difficile. Poche settimane dopo veniva chiamato dall’arcidiocesi perché era accusato di abusi su minore. L’accusatore era un ragazzo di 17 anni che lavorava part time in tre delle chiese della parrocchia, sosteneva che padre Graf lo aveva toccato su una spalla e sulla schiena mentre gli chiedeva se aveva bisogno di un passaggio in macchina offrendosi di regalargli una vettura. Inoltre l’accusatore sosteneva che il centralinista della parrocchia gli aveva detto che il sacerdote lo trovava “attraente”. In una intervista il prete aveva detto che ogni volta che veniva a conoscenza di oggetti o anche macchine abbandonate le offriva gratuitamente a parrocchiani che ne avevano bisogno e che nel corso della conversazione con il ragazzo, come fatto mille volte con tutti, gli aveva messo una mano sulla spalla.
LE FALSE ACCUSE DI PEDOFILIA
Per quanto riguarda le parole del centralinista, l’uomo stesso aveva in seguito negato quello che aveva detto. Sepolto in un muro di silenzio e allontanato dalla Chiesa, il sacerdote non si è mai perso d’animo, commentando che “noi preti non abbiamo nessuno da incolpare se non noi stessi perché abbiamo sbagliato per anni, invece di credere ai bambini in mezzo a noi, che è più importante, abbiamo ascoltato i preti” riferendosi ai tanti casi di pedofilia nella Chiesa. Le indagini delle autorità e della chiesa stessa hanno dimostrato poi che ogni accusa contro di lui era falsa ed è stato assolto e reintegrato nel suo ruolo religioso. Gli esperti dicono che non sono disponibili cifre precise relative al numero di preti statunitensi falsamente accusati di abuso. Ma il rapporto annuale pubblicato dal National Review Board, l’organismo che consiglia i vescovi degli Stati Uniti sull’abuso di minori, suggerisce che mentre le false accuse sono rare, esse accadono. Il rapporto del 2017, ad esempio, mostra che le indagini su 182 accuse di abuso che sono state fatte prima del 1 ° luglio 2016 ne hanno ritenute credibili 107 e altre 60 hanno bisogno di ulteriori indagini. Ma 13 furono considerati “non comprovate” e due furono trovate “ovviamente false”. Nel 2016, un prete del Sud Dakota, il reverendo Joseph T. Forcelle, è stato rimosso dal ministero per due mesi dopo che un’accusa è stata mossa contro di lui nel Minnesota. Quando le forze dell’ordine hanno rifiutato di sporgere denuncia, i funzionari della chiesa hanno condotto le proprie indagini. Sulla base di questi risultati, il comitato di controllo diocesano “ha concluso che i fatti affermati non suffragano questa affermazione” e padre Forcelle è stato restituito al ministero. Tanto per fare un esempio.