Eva Robin’s e l’ermafroditismo
Eva Robin’s è tra gli ospiti della puntata de La volta buona in onda oggi, mercoledì 10 aprile. L’attrice ha sempre parlato della propria vita privata svelando anche la verità sulle voci relative all’ermafroditismo. L’ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera in occasione del suo 65esimo anno. Sono tante le voci in merito alla transizione di Eva Robin’s il cui vero nome, all’anagrafe, è Roberto Coatti. Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, la Robin’s ha spiegato di non aver mai rinunciato all’organo sessuale maschile: “ci tengo a ricordare che, sotto l’apparenza femminile, c’è”, ha detto.
Nel 2022, ospite di Verissimo, ai microfoni di Silvia Toffanin, ha puntualizzato: “Mi descrivevano come un ermafrodito per un fatto della stampa, volevano mitizzare la figura di una transessuale. Per renderla più folkloristica e mitologica, hanno usato il termine ermafrodito”.
Eva Robin’s e la transizione
Eva Robin’s, del mondo femminile, ha sempre amato i vestiti e il fatto di non dover pagare a cena. In realtà, come ha spiegato lei stessa al Corriere, non ha mai desiderato diventare una donna. Ai microfoni di Candida Morvillo, infatti, ha raccontato di aver avviato la transizione «per errore. Non avevo la vocazione di essere donna. Amavo i travestimenti, tutti. Amavo essere qualcun altro. È la storia di tutte noi, di un ciclo di esperienze che può portare da una parte o da un’altra: la storia dei vestiti della mamma, delle bambole sul letto».
La Robin’s ha così cominciato ad assumere gli ormoni che le venivano dati da «un infermiere vicino di casa, io volevo solo somigliare a Tadzio di Morte a Venezia, a Björn Andrésen. Ero una ragazzina cinefila: mamma, che si guadagnava la pagnotta giocando a carte, non sapendo dove mettermi, mi mandava sempre al cinema»