Per intonare il peana di vittoria è indubbiamente ancora troppo presto, ma la lotta contro il Coronavirus potrebbe non essere più così in salita come è parso fino a questo momento: un gruppo di ricercatori dell’Accademia cinese delle Scienze ha infatti sviluppato due nuovi composti, denominati 11a e 11b, che hanno il potere di inibire l’enzima che consente la replicazione del Covid-19. La notizie è emersa dopo la pubblicazione sulla rivista “Science” dello studio guidato da Liu Hong e Xu Yechun, coadiuvati nella loro indagine da altri colleghi del Paese del dragone. Stando a quanto riportato nel documento diffuso, uno dei due composti in particolare (11a) si sarebbe rivelato più sicuro, poiché a basso contenuto di tossicità, ma entrambi risulterebbero efficaci contro il virus. Inoltre, hanno mostrato di possedere ottime proprietà di farmacocinetica in vivo e potrebbero rappresentare una vera e propria svolta, consentendo così la produzione di farmaci in grado di sconfiggere il nemico invisibile che da settimane ammorba il pianeta.
COMPOSTI 11A E 11B CONTRO IL CORONAVIRUS: QUANDO POTREBBERO DIVENTARE FARMACI?
La scoperta effettuata in Cina, oltre a rappresentare un’autentica speranza per l’umanità intera, rappresenta davvero un doppio asso nella manica per la sanità internazionale, che può disporre ora di tre molecole promettenti nella lotta contro il Coronavirus. Oltre ai composti 11a e 11b, infatti, non dobbiamo dimenticare l’esistenza della molecola messa a punto nei Paesi Bassi, che mira a bersagliare la proteina Spike, utilizzata dal Covid-19 per tendere un agguato alle cellule e invaderle. Il punto, ora, non è tanto quale di queste tre potrà ambire a diventare un farmaco, ma quanto tempo passerà prima che possano aspirare a subire tale trasformazione: servirà infatti osservare il lungo iter della sperimentazione clinica e potrebbero trascorrere molti mesi prima dell’immissione sul mercato. Va specificato che la ricerca preclinica sta concentrandosi ampiamente sul composto 11a e, considerate le eccellenti risposte avute fin qui, il team di scienziati cinesi ha scelto di condividere le informazioni in proprio possesso con i loro colleghi di tutto il mondo, al fine di avvicinare la nascita di farmaci utili a sconfiggere il Coronavirus.