Fatturazione Elettronica, la nuova riforma fiscale ha esteso l'obbligo anche al regime forfettario, ma ci sono alcuni casi di esonero, vediamo insieme quali.
Come sappiamo la nuova riforma fiscale ha introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite IVA che beneficiano del regime forfettario e che fatturano al di sotto di €65000.
Fatturazione Elettronica: cos’è il regime forfettario
Il regime forfettario si differenzia da quello ordinario perché garantisce un’aliquota del 5% se la partita IVA è stata aperta da meno di cinque anni. Per le partite IVA aperte da più di 5 anni si applica l’aliquota del 15% come imposizione fiscale per i guadagni entro i €65000 all’anno. E’ stato introdotto dalla legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) e rivisto con la Legge 208/2015 (Legge di Stabilità 2016).
Fino a questo momento l’obbligo di fatturazione elettronica veniva applicato al regime ordinario e non a quello forfettario.
Fatturazione Elettronica: chi è obbligato e chi è esonerato
Tuttavia la legge di bilancio 2020 ha previsto l’estensione della obbligo della fatturazione elettronica anche ai regimi forfettari, ma soltanto se si rispettano alcuni requisiti:
- L’obbligo di fatturazione elettronica permane per le fatture verso la pubblica amministrazione;
- L’obbligo di fatturazione elettronica non è applicato per le fatture verso i privati.
Tuttavia ci sono alcune partite IVA a regime forfettario, che sono obbligate a fatturare sempre elettronicamente, solo purché rispondono ad alcuni requisiti.
Innanzi tutto le partite IVA forfettarie si distinguono in due gruppi:
- Quelli che fatturano sotto e 25000 euro;
- Quelle che fatturano da 26000 a 65000 euro.
Il primo gruppo è essenzialmente esonerato dall’emissione di fatture elettroniche. Questo esonero non è valido per sempre, ma si applicherà soltanto fino al 31 dicembre 2024.
Inoltre l’obbligo di fatturazione elettronica per le partite IVA a regime forfettario che fatturano da 26 mila a 65 mila euro, scatterà dal primo luglio 2022. Prima di quella data dunque, non persiste nessun tipo di obbligo.
Inoltre chi è soggetto all’obbligo di fatturazione elettronica deve mettere la fattura, non più entro 12 giorni dalla conclusione dell’operazione, ma entro il mese successivo a quello in cui avviene l’operazione.
Fatturazione Elettronica: cosa succede oltre i 65 mila euro?
È stata Inoltre introdotta una misura per contrastare l’evasione ed è rivolta ai regimi forfettari che per un anno fiscale fatturano oltre €65000, in questo caso anche a loro viene applicata l’aliquota del 15% per altre due anni, in modo da consentire loro di strutturare il passaggio al regime ordinario.