L'audizione alla Camera dell'Agenzia delle Entrare: come procede la riforma del federalismo fiscale e la collaborazione con gli enti locali

Si è tenuta nella giornata di ieri – mercoledì 2 aprile 2025 – l’audizione presso la Camera dei deputati del direttore centrale del Coordinamento normativo dell’Agenzia delle Entrate Sergio Cristallo che ha fatto il punto sugli ultimissimi sviluppi del federalismo fiscale con il quale si vuole avvicinare i cittadini al Fisco affidando alcune delle materie tributarie agli enti locali – tra Comuni, Province e Regioni – per alleggerire anche il carico di lavoro sulle spalle dell’AdE permettendole di concentrarsi sui grandi evasori; il tutto comunque fermo restando che proprio l’Agenzia è un tassello fondamentale del federalismo fiscale grazie alla collaborazione attiva con il fisco locale.



Proprio su questa collaborazione si è concentrata l’audizione di ieri, con Cristallo che in Commissione federalismo fiscale ha spiegato che l’AdE attualmente sta contribuendo alla gestione e alla riscossione di tributi locali tra i quali l’Irap, le tasse automobilistiche (ma solamente in Friuli e Sardegna) e gli F24 per l’Imu e la Tari; il tutto supportando gli enti locali dall’assistenza fino alla liquidazione, passando anche per i dovuti controlli sulle dichiarazioni, per gli accertamenti fiscali, gli eventuali rimborsi e la riscossione dei tributi non versati.



La cooperazione tra Agenzia delle Entrate ed enti locali: come procede la riforma del federalismo fiscale?

Da tutti questi punti di vista, l’Agenzia delle Entrate ha dato il suo importante contributo al federalismo fiscale mettendo in campo il servizio per i pagamenti chiamato PagoBollo – integrato nel più ampio PagoPA -, rivoluzionando nell’ottica della semplificazione le modalità di versamento dell’Imu; mentre sono state rese completamente disponibili tutte le banche dati del catasto (come ad esempio le piattaforme Siatel v2.0 e SISTER) e della fiscalità locale, facilitando lo scambio di informazioni tra enti statali e locali.



Armonizzando ulteriormente il sistema del federalismo fiscale – poi – l’AdE ha anche attivato la possibilità per i Comuni di inviare segnalazioni all’Agenzia di eventuali discrepanze catastali dei cittadini con le quali gli stessi enti comunali – a fronte ovviamente di un accertamento positivo sull’eventuale debito fiscale – possono ricevere una quota delle imposte e delle sanzioni versate dal cittadino debitore.