Chi è Federico Monzino, l'imprenditore milanese coinvolto nel caso Raoul Bova – Martina Ceretti.
Federico Monzino è l’imprenditore milanese 29enne che è coinvolto nel caso degli audio di Raoul Bova e Martina Ceretti. Con quasi 1 milioni di followers, Federico Monzino è salito alla ribalta dopo la diffusione degli audio di Raoul Bova e Martina Ceretti da parte di Fabrizio Corona. “Ultimo erede di una delle famiglie più influenti del capoluogo lombardo, fondatrice del colosso Standa, nei primi del Novecento”: con queste parole, il Corriere della Sera descrive l’imprenditore milanese che, nella biografia Instagram, scrive di essere un co-owner di Cranchi Yacht.
Federico fa parte del consiglio di amministrazione dell’azienda di famiglia a cui è legato anche uno dei poli ospedalieri più importanti di Milano, il Centro Cardiologico Monzino, un centro d’eccellenza nella ricerca e cura delle patologie cardiache.
Federico Monzino si difende sui social: “Non sono indagato”
Di cosa faccia nella vita Federico Monzino ha parlato anche Fabrizio Corona che, nel raccontare la propria versione dei fatti, lo ha descritto così: “Tale Federico Monzino – il ragazzo che, insieme a Martina Ceretti, mi ha consegnato il materiale – è stato da noi descritto in maniera impeccabile. È un rampollo di una famiglia super circolino milanese, ricchissima, che negli anni ’30 ha fondato i magazzini Standa, poi rilevati da Berlusconi. Ed è grazie alla fondazione creata dalla sua famiglia che oggi esiste il Centro Cardiologico Monzino, il più importante d’Italia”.
Nel frattempo, Federico Monzino, tra le storie del proprio profilo Instagram, ha puntualizzato di non essere affatto indagato per gli audio di Raoul Bova e Martina Ceretti. “Prendo le distanze dalla ricostruzione sui fatti accaduti nella vicenda Raoul Bova/ Martina Ceretti”, scrive Federico Monzino. “Prendo le distanze anche dalla sua accusa nei miei confronti di una presunta estorsione. Ci tengo anche a precisare che non sono indagato, ma semplicemente come Corona e Martina sono una persona informata sui fatti”, aggiunge l’imprenditore. Poi conclude così: “Ho già informato i miei legati di quanto pubblicato dal medesimo e dai giornali”.