La strategia “zero Covid” non può funzionare ed è anche controproducente per quanto riguarda la campagna vaccinale. La bocciatura arriva dal Financial Times, che è partito proprio dall’analisi di quanto sta accadendo in Cina. Il governo di Pechino ha dato istruzioni di fare scorte di cibo, anche se non c’è un problema di approvvigionamento alimentare e i casi di coronavirus giornalieri sono molto bassi. La spiegazione è legata appunto alla strategia “zero Covid”. Dunque, fare scorta di cibo serve a farsi trovare pronti in caso di lockdown, che in Cina può scattare anche se compaiono pochi contagi. Le restrizioni qui sono diventate sempre più severe con l’obiettivo di fermare del tutto le catene di trasmissione del Covid. Ad esempio, decine di migliaia di visitatori di Disneyland a Shanghai sono stati sottoporsi a test di massa per un solo caso legato alla giornata precedente.
La strategia “zero Covid” è adottata anche a Hong Kong e Taiwan, mentre la Nuova Zelanda l’ha abbandonata preferendo una politica a favore della convivenza col virus. Per il Financial Times si tratta di una strategia che poteva funzionare all’inizio della pandemia, quando non erano disponibili i vaccini e quindi bisogna ridurre al minimo le morti da Covid e guadagnare tempo per le vaccinazioni, ma ora è una strategia che non ha più senso.
PERCHÉ STRATEGIA ZERO COVID ORA NON SERVE
I motivi sono due, secondo l’analisi del Financial Times. In primis, è evidente che questa strategia non ha eliminato il Covid e, quindi, può sempre tornare. Inoltre, con l’emergere della variante Delta, che è più contagiosa, solo chiusure estreme possono eliminare la trasmissione, mentre i vaccini non forniscono una soluzione totale. “Anche con un vaccino perfettamente efficace, l’80% della popolazione deve essere vaccinata per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge, uno stato in cui la malattia non può più diffondersi”, scrive il quotidiano. Le chiusure delle frontiere e le restrizioni draconiane, dunque, rimandano il momento in cui il Covid-19 diventerà endemico, e per di più si limita la libertà dei cittadini.
“Prendere tempo aveva senso durante l’attesa dei vaccini. Ora, però, non serve a nulla”. Eppure la strategia “zero Covid” è molto popolare, perché c’è il desiderio di veder sparire il virus. Ma così cresce la paura nei confronti del coronavirus e si riducono le motivazioni per vaccinarsi, visto che se il virus viene eliminato non c’è bisogno del vaccino. E questo è molto pericoloso in una fase in cui si può rendere davvero il Covid come l’influenza.