È arrivata la svolta in Finlandia. Il leader del partito conservatore e primo ministro designato Petteri Orpo ha reso noto di aver raggiunto un accordo di coalizione di governo con altri tre partiti. Tra questi, anche il Partito dei Finlandesi di estrema destra. “Sono orgoglioso del buon programma e dell’esito dei negoziati. Tutte le domande hanno trovato risposta”, le parole di Orpo, che alle elezioni generali di aprile sconfisse Sanna Marin.
Il nuovo governo della Finlandia sarà dunque composto da una coalizione di quattro partiti. Il cinquantaquattrenne Petteri Orpo si è fatto conoscere per il suo approccio pragmatico e per il suo stile convenzionale, puntando in campagna elettorale sull’austerità economica come da tradiizone del Paese, tra i “frugali” dell’area europea. Per la maggioranza ha scelto di affidarsi anche all’estrema destra, secondo partito più votato alle elezioni di aprile.
Finlandia, accordo di governo con l’estrema destra
Alle elezioni legislative finlandesi di due mesi fa il Partito della Coalizione Nazionale guidato da Petteri Orpo risultò primo partito con il 20,82 per cento – totale di 48 seggi – seguito a stretto giro di ruota dai “Veri finlandesi” di Riikka Purra al 20,06 per cento, forte di 46 seggi. La premier uscente Sanna Marin aveva immediatamente riconosciuto la sconfitta, con il suo Partito Socialdemocratico Finlandese fermo al 19,95 per cento con un totale di 43 seggi. A seguire: Partito di Centro Finlandese all’11,29 per cento, Lega Verde al 7,04 per cento, Alleanza di Sinistra al 7,06 per cento, Partito Popolare Svedese di Finlandia – Coalizione Alandese al 4,31 per cento, Democratici Cristiani Finlandesi al 4,22 per cento e Movimento Ora al 2,42 per cento.