Liya Kedebe
interpreta Waris Dirie in Fiore del Deserto, film che va in onda stasera su Canale 5. Paola Casella su MyMovies sottolinea la sua prova: “Al suo debutto cinematografico la ragazza si rivela non solo perfetta per questo ruolo, ma anche un’ottima interprete in generale”. Aggiunge poi: “Era dai tempi dell’esordio di Audrey Hepburn, allora conosciuta come una modella, in Vacanze Romane che non si vedeva un passaggio così ben riuscito dalle passerelle di modea al grande schermo. La bellezza della Kedebe è devestante, sa essere allo stesso tempo leggera e profonda. La ragazza comunica gravitas africana e desiderio di emancipazione londinese con grazia e timidezza oltre a paura e determinazione”. La curiosità del pubblico ora è quella di vederla in altre vesti, sperando che si ripeta questa straordinaria prova. (agg. di Matteo Fantozzi)
COME SEGUIRE IL FILM IN DIRETTA STREAMING
Il film “Fiore del deserto” racconta la storia vera della modella somala Waris Dierie: destinata a un matrimonio combinato con un sessantenne decide di scappare, attraversa da sola il deserto, arriva a Mogadiscio e poi a Londra dove diventa una delle top model più famose al mondo. Waris Dirie ha raccontato la sua vicenda nel libro “Fiore del deserto. Storia di una donna”, che dà il titolo al film di Sherry Hormann. Nella sua autobiografia la modella racconta di essere stata sottoposta all’infibulata all’età di cinque anni: “Secondo la concezione dominante in Somalia, tra le gambe delle ragazze si anniderebbe un che di maligno, qualcosa che, sebbene sia naturale come ogni altra parte del corpo, sarebbe tuttavia impuro. Questo qualcosa va rimosso. I dettagli di questa pratica rituale però non vengono mai svelati a chi deve ancora sottoporvisi. A un certo punto si capisce che sta per succedere qualcosa di speciale, ma nulla di più”, si legge nel suo libro. A 15 decide di fuggire per sottrarsi al matrimonio con un vecchio, combinato da suo padre: “Avevo iniziato quel viaggio da incubo per sfuggire a mio padre… Non sapevo da quale parte fosse Mogadiscio; mi limitai a correre via… Prima ancora che il sole si fosse levato, ero già ripartita, veloce come una gazzella, e continuai a correre per ore”. Il film “Fiore del deserto”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Canale 5 a partire dalle 21.20 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
IL FILM SULLA STORIA DI WARIS DIRIE
Per la prima serata di oggi, domenica 28 luglio, Canale 5 propone il film drammatico del 2009 Fiore del deserto, che può anche essere considerato come biografico in quanto prende spunto dalla storia di Waris Dirie, una top model di fama internazionale, fuggita dai campi nomadi somali e diventata poi portavoce ufficiale dell’Onu nella battaglia contro le mutilazioni genitali femminili. La regia è stata affidata a Sherry Hormann, che ha curato anche la sceneggiatura insieme a Smita Bhide, e che ha diretto un cast di attori molto validi tra i quali menzioniamo Liya Kebede, Sally Hawkins, Craig Parkinson, Meera Syal, Anthony Mackie.
FIORE DEL DESERTO, LA TRAMA DEL FILM
La trama di Fiore del deserto, come accennato, è incentrata sulla vera storia di Waris Dirie, una ragazza somala bellissima che si trova nel cuore della capitale inglese, scalza e con un passaporto falso tra le mani. La prima persona che incontra è Marilyn, una ragazza che svolge la professione di ballerina e che, nonostante la diffidenza iniziale e il temperamento e il carattere che a Waris non piacciono, diventerà poi la sua migliore amica. Successivamente incontra un fotografo che saprà riconoscere un talento del tutto naturale per diventare una delle top model più affermate nel panorama internazionale dell’alta moda. Ma la vita di Waris nasconde un passato triste e ricco di sofferenze con la fuga a 13 anni dal suo Paese nativo, la Somalia. Qui infatti ha dovuto subire una delle maggiori atrocità che possa essere riservata a una donna, l’infibulazione, e successivamente ha dovuto contrarre un matrimonio con un anziano del posto, diventando la sua quarta moglie. Con l’aiuto della nonna è quindi riuscita a scappare prima a Mogadiscio e poi a Londra, dove prima diventa serva nell’Ambasciata Somala e poi successivamente riuscirà a imparare la lingua inglese facendo lavori umili prima del fortunato incontro con il fotografo. Al culmine del suo successo decide di diventare testimonial per la lotta contro le violenze sulle donne in Africa.