Via libera alla delega fiscale, l’obiettivo del governo è quello di tramutarla in legge prima dello stop agostano. Intervistato dal QN, il viceministro Maurizio Leo s’è detto soddisfatto: “Si tratta di una riforma ambiziosa e strutturale che interviene su tutti i principali aspetti del sistema tributario, nazionale ed internazionale. Nasce dalla necessità di superare un sistema obsoleto il cui impianto risale a oltre mezzo secolo fa e si muove su diverse direttrici, la prima, sicuramente, è la certezza del diritto. L’amministrazione finanziaria deve fornire ai contribuenti regole certe, anche per attirare investitori stranieri e riportare in Italia i soggetti italiani che sono andati all’estero”.
Il viceministro dell’Economia si è poi soffermato sulla semplificazione operata, nonché sul dossier evasione: “Su questo il governo non ha intenzione di abbassare la guardia, ci troviamo di fronte numeri assolutamente allarmanti. Nonostante il grande sforzo fatto dalle amministrazioni finanziarie preposte, alle quali va sempre il nostro ringraziamento per il lavoro svolto quotidianamente, abbiamo ancora un tax gap che va dai 75 ai 100 miliardi”. Maurizio Leo ha sottolineato la necessità di cambiare approccio, scommettendo sul patto con i contribuenti “attraverso la cooperative compliance e una nuova forma di collaborazione per i contribuenti più piccoli come il concordato preventivo biennale”.
L’analisi di Maurizio Leo
Nel corso dell’intervista, Maurizio Leo ha spiegato che abbassare le tasse è fondamentale ma di pari passo è necessario lavorare per un sistema fiscale più semplice, veloce e certo. Il viceministro ha citato due aspetti: “Il primo riguarda l’equità orizzontale. Noi non abbiamo uno strabismo negli interventi fiscali e non vogliamo favorire un comparto piuttosto che un altro. Per noi tutti vanno posti sullo stesso piano, che si tratti del mondo del lavoro dipendente o del lavoro autonomo o dell’impresa. Sicuramente, e vengo al secondo punto, il nostro obiettivo è andare verso un abbassamento complessivo del carico fiscale”.
Maurizio Leo si è anche soffermato sulla flat tax, che rimane un obiettivo di legislatura: “E’ un impegno che manterremo ma lo faremo gradualmente: dalle quattro aliquote oggi vigenti, passeremo a tre aliquote, per poi avvicinarci, compatibilmente con le risorse disponibili, a un meccanismo di aliquota unica, sempre nel rispetto di tutte le regole di progressività sancite dalla Carta costituzionale”.