La Flotilla potrebbe realmente cambiare rotta, così come sembra trasparire dalle recenti parole di Maria Elena Delia, portavoce italiane della spedizione
La Flotilla apre uno spiraglio a possibile trattative e quindi ad una eventuale modifica della rotta. La spedizione sta navigando verso Gaza con l’obiettivo di portare un carico di aiuti umanitari alla popolazione colpita dalle bombe, e fino ad oggi ha rimandato al mittente ogni proposta di mediazione, compresa quella di deviare la propria rotta verso Cipro e di farsi aiutare dal patriarcato latino di Gerusalemme, così come proposto dal governo italiano.
Un invito che è stato ribadito anche ieri dal presidente della repubblica, Sergio Mattarella, e oggi la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia, ha aperto uno spiraglio. Ha infatti fatto sapere, come riferisce Sky Tg24, che la spedizione in questione è “aperta a trattative concrete”, precisando quindi che non si tratta di una chiusura totale alla proposta del governo, aggiungendo inoltre che la stessa Delia ha raggiunto Roma proprio per provare a trattare con l’esecutivo.
Al momento la rotta ufficiale della Flotilla resta quella con destinazione Gaza sfruttando le acque internazionali, dove ovviamente si dovrebbe poter navigare senza correre alcun rischio, “Ma non vogliamo farci male per forza”, ha spiegato ancora la portavoce italiana della spedizione, chiedendo inoltre al governo italiano di “minacciare” Israele in caso di attacco con: “Sanzioni, embargo sulle armi o il blocco di accordi commerciali”.
FLOTILLA, COSA SUCCEDE ORA? LE PAROLE DI TAJANI
La portavoce della Flotilla chiede anche che Israele apra un corridoio navale sicuro una volta al mese di modo da far passare le navi dell’Onu per portare gli aiuti di cui la popolazione di Gaza necessita. “Bisogna fare qualcosa in più”, conclude Delia “e non solo dire ‘Non andate a Gaza’”.

Sulla vicenda si è espresso anche il ministro degli esteri Tajani che si è detto disposto a parlare con la Flotilla se lo chiederanno, ricordando che l’obiettivo è quello di evitare di mettere a rischio gli italiani. Il vice presidente del consiglio ha inoltre aggiunto che la Farnesina sta seguendo in presa diretta la questione ed è pronta a fornire assistenza qualora qualsiasi nostro connazionale dovesse aver bisogno.
