La Lombardia riconosce il patrimonio naturale e paesaggistico come elemento chiave per il benessere, la salute e la prosperità della regione, delle comunità, dei singoli e per una economia sostenibile e un territorio attrattivo e resiliente ai cambiamenti climatici: per questo è necessario attuare un percorso che porti a conservare o ripristinare le risorse naturali come il suolo, la biodiversità, le foreste e le acque fino a raggiungere uno stato ecologico buono e un livello che garantisca i servizi ecosistemici essenziali, privilegiando l’adozione di misure “green” e nature-based.
Gli indicatori di questo progresso saranno un sensibile aumento delle aree protette terrestri nonché degli habitat e delle specie con stato di conservazione soddisfacente (raggiungendo almeno il 30% entro il 2030).
Il sistema produttivo agricolo dovrà ulteriormente rafforzare il proprio ruolo nelle politiche per l’ambiente e il paesaggio, coniugando la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale con il mantenimento della competitività delle aziende, attraverso l’evoluzione tecnologica e digitale, lo sviluppo della ricerca e del capitale umano.
Saranno da incrementare i progressi già conseguiti con la riduzione del 36% dell’uso dei fitofarmaci, anche grazie alla gestione ottimizzata e innovativa delle risorse idriche, la gestione digitalizzata e di precisione dei fertilizzanti e dei fitosanitari, l’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 e la migliore gestione a favore della conservazione e sequestro del carbonio.