Le Figaro ha riportato la notizia di un importante ritrovamento avvenuto nel deposito di Liujitun in Cina nel 2012. La scoperta ha dell’incredibile perchè il fossile emerso è stato ritrovato in perfetto stato in quanto ‘congelato’ da un’eruzione vulcanica che lo avrebbe sommerso. In pratica sembra di essersi trovati di fronte ad un duplicato di quanto accaduto a Pompei in base a quanto descritto nell’articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports il 18 luglio 2023.
Il ritrovamento raffigura una scena tipica dell’epoca preistorica: un mammifero che sta divorando un dinosauro. Una normale scena di caccia quindi, che avrebbe avuto luogo 100 milioni di anni fa, nel bel mezzo del Cretaceo. “È un fossile eccezionale” ha commentato Ornella Bertrand, paleontologa dell’Istituto Catalano di Paleontologia dell’Università di Barcellona. A tal punto che gli autori sono stati obbligati a dare molti elementi per
dimostrare che non si tratta di un falso. Molti dettagli sono davvero conservati. Pensiamo ad esempio al movimento delle dita che stringono, proprio come quello della chiusura della mascella.
FOSSILE DEL CRETACEO: UNA SECONDA POMPEI
“Devi immaginare una specie di Pompei del Cretaceo- ha spiegato Ornella Bertrand– Le ceneri vennero a posarsi sugli animali in piena azione. Non solo li ha uccisi, ma privando i batteri dell’ossigeno, questo ha preservato gli organismi, che sono stati letteralmente congelati”.
La ricercatrice ha inoltre voluto fornire dettagli precisi sui due animali protagonisti. Il mammifero è un Repenomamus robustus, simile a un procione preistorico, e pesava circa 5 kg. Il dinosauro invece è un Psittacosauro, più grande del suo predatore, e aveva all’incirca le dimensioni di un grande cane.
In base al ritrovamento si può poi anche risalire alle abitudini di vita e alimentari dei due animali. Oltre al fatto che il ‘congelamento’ ha permesso anche di capire la dinamica con cui stava avvenendo la caccia del dinosauro.