Franca Valeri e la morte: “Non ho paura”. L'attrice icona gay "Non so perchè, ma fiera di esserlo!", tra gelosie e grandi amicizie
“100 ANNI? MORTE NON MI SPAVENTA”
Franca Valeri è una delle attrici e sceneggiatrici più amate e famose d’Italia, e il prossimo 31 luglio si appresta a tagliare lo storico traguardo dei 100 anni. Franca ne ha vissute di cose sulle propria pelle, che rimane comunque ancora fresca, senza rughe: «I denti sono tutti miei – racconta oggi al Corriere della Sera – merito di papà: era ossessionato dai denti, temeva che avessi la bocca troppo larga, e mi mandava ogni mese dal dentista, che lo tranquillizzava: «La gh’ha i orecc che la ferma». La signora Valeri ha uno scialle rosso sulle spalle e una stella di David al collo che gli ha portato dieci anni fa la figlia adottiva, Stefania Bonfadelli, da Gerusalemme: «Papà era ebreo – dice – ricordo quando lesse sul giornale la notizia delle leggi razziali e pianse. Fu il momento più brutto della mia vita». Franca riuscì a schivare la deportazione di poco, ma alcune persone che conosceva non ebbero la stessa fortuna.
FRANCA VALERI: “BENITO MUSSOLINI? ABBIAMO SOFFERTO TROPPO”
Ecco perchè non provò pena nel vedere il Duce Benito Mussolini appeso a testa giù in Piazzale Loreto: «Mia mamma era disperata a sapermi in giro da sola. In quei giorni a Milano si sparava ancora per strada. Ma io volevo vedere se il Duce era davvero morto. E vuol sapere se ho provato pietà? No. Nessuna pietà. Ora è comodo giudicare a distanza. Bisogna averle vissute, le cose. E noi avevamo sofferto troppo». Da quel giorno la sua vita cambiò: «Per me la giovinezza incominciò il 25 aprile – racconta ancora l’attrice quasi centenaria – una giovinezza tardiva. Ma è stata bella. In quell’Italia tutto pareva possibile». La Valeri, come ricorda il Corriere della Sera, non crede in Dio, ma ogni tanto recita una preghiera ebraica. Del resto, a quasi 100 anni, è conscia che ogni giorno potrebbe essere quello “buono” per il suo addio. Ma la stessa sembra affrontare la situazione con un misto fra paura e curiosità: «voglio proprio vedere cosa c’è dall’altra parte».
