Un video del 2022 pubblicato da Il GIornale mostra i legami tra Francesca Albanese e Hamas, la relatrice aveva partecipato ad un summit insieme ai leader
Francesca Albanese, relatrice Onu per i territori occupati della Palestina, è stata accusata più volte di presunti legami con Hamas, dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni pubbliche nelle quali aveva definito il gruppo “Un partito politico“, negando le finalità terroristiche dell’organizzazione, ora un video esclusivo, pubblicato dal quotidiano Il Giornale, confermerebbe tali connessioni.
Le immagini risalgono al 2022, in occasione del summit per Gaza intitolato “16 Years of Siege on Gaza: Impact and Prospects“, al quale l’esperta di diritto internazionale aveva partecipato in videoconferenza, parlando subito dopo gli interventi di due personaggi, storici leader del movimento di lotta armata, Ghazi Hamad e Bassem Naim, sottolineando in particolare “Il diritto a resistere all’occupazione“, lo stesso diritto rivendicato dopo il 7 ottobre 2023, che aveva portato la stessa relatrice a giustificare l’attacco come “Un atto da capire”.
La nuova bufera mediatica arriva in un momento già segnato da forti tensioni, soprattutto dopo le altre affermazioni fatte in merito all’assalto a La Stampa, che Albanese aveva commentato dicendo che doveva essere interpretato come “Un monito” per i giornalisti.
Francesca Albanese, l’intervento video al summit su Gaza insieme ai leader di Hamas
Un video del 2022 mostrerebbe chiari legami tra Francesca Albanese e i leader di Hamas, che erano presenti al summit per Gaza intervenendo in una discussione sul futuro dei territori occupati, alla quale poi aveva partecipato anche la relatrice Onu ribadendo il diritto alla resistenza. Tra i partecipanti, nel documento, pubblicato da Il Giornale ci sono in particolare dalcuni personaggi, riconosciuti come storici capi dell’organizzazione terroristica.
Il primo, che si vede nelle immagini, è Ghazi Hamad, ricordato recentemente per una sua intervista alla Cnn nella quale, subito dopo l’attacco del 7 ottobre 2023, aveva dichiarato: “Aspettavamo questo momento da 75 anni“, aggiungendo anche che quel massacro aveva portato notevoli benefici perchè aveva mostrato al mondo e alle Nazioni Unite la brutalità di Israele. Il secondo invece è Bassem Naim, noto funzionario di Hamas ed ex Ministro della salute, della gioventù e dello sport, il cui figlio Muhammad è stato recentemente arrestato a Londra perchè trovato in possesso di materiale esplosivo e armi.
