Francesco Di Giacomo è tra i protagonisti della puntata di oggi, domenica 26 luglio 2020, di Techetechetè in onda su Rai1. Il programma di video frammenti della Rai è nuovamente dedicato alla musica con alcuni filmati d’epoca e recenti estrapolati dalle vastissime teche Rai. Tra questi c’è anche il cantante del Banco del Mutuo Soccorso che può vantare un passato anche d’attore. Nato a La Caletta di Siniscola in Sardegna, Francesco a soli 5 anni si trasferisce a Roma. All’età di 24 anni, in occasione del II Festival Pop di Caracalla, Vittorio Nocenzi gli propone di cantare nel gruppo de Le Esperienze. Alcuni anni dopo produce il disco “Non mettere le dita nel naso” scritto a quattro mani con i musicisti del Banco del Mutuo Soccorso e Sam Moore, mentre nel 2000 collabora con i Kenze Neke nel brano “Gridu de vittoria”. In realtà Francesco Di Giacomo è conosciuto dal grande pubblico per essere stato il cantante del Banco del Mutuo Soccorso e per essere “la grande voce del progressive italiano, il simbolo di un’epoca aurea del rock italiano”.
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Francesco Di Giacomo, la morte in un incidente stradale
Un titolo importante per Francesco Di Giacomo, cantante e voce solista che tra le sue più grandi passioni annoverava anche la cucina al punto da tenere dei corsi. A soli 66 anni il cantante muore a causa di un incidente stradale a Zagarolo, in provincia di Roma. Stando alle prime ricostruzioni, il cantante è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava alla guida della sua auto da sola. A causa del malore ha perso il controllo della vettura andando a finire nella corsia opposta: la sua auto si è schiantata con una Rover ed è morto nell’impatto. Non solo cantante e voce del Banco del Mutuo Soccorso, Francesco Di Giacomo è stato anche attore lavorando in quattro film del grandissimo Federico Fellini. Nel primo Satyricon del 1969 ha ricoperto un piccolissimo ruolo, mentre nel film “Roma” del 1972 è un amico del protagonista. Di Giacomo è anche tra le presenze del film cult “Amarcord” del 1973 dove recita la parte di un addetto alla sicurezza del califfo in soggiorno al Grand Hotel di Rimini, mentre ne I clowns del 1970 è il personaggio Giudizio.