Omicidio Mileto, c’è ancora qualcosa da chiarire secondo la famiglia di Francesco Prestia Lamberti. Intervenuta ai microfoni da La vita in diretta, la madre ha spiegato: «Secondo me ci sono altre persone, un ragazzino di 15 anni non poteva fare tutto da solo, assolutamente. Manca il tempo materiale, loro in 20 minuti hanno ucciso mio figlio: secondo i tabulati telefonici, il telefono alle 20.14 gli veniva addebitata la chiamata di Alex. Alle 20.34 Alex, alla vecchia fornace, nascondeva la pistola: in venti minuti avrebbero fatto tutto». Prosegue Marzia Luccisano: «Secondo me hanno visto e sapevano pure. I ragazzi che erano in piazza sapevano ma chiamati in caserma hanno negato, nessuno ha mai collaborato». Rocco, allenatore di calcio di killer e vittima, ha spiegato: «Erano amici, Alex si era un po’ distaccato dalla squadra dopo che successe il fatto degli arresti in famiglia. Si è un po’ perso, per arrivare a fare un gesto del genere ti devi perdere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
OMICIDIO MILETO, LA MORTE DI FRANCESCO PRESTI LAMBERTI
Sono passati due anni dall’omicidio di Mileto, Vibo Valentia: il 15enne Francesco Prestia Lamberti ucciso per futili motivi dall’amico Alex Pititto, un delitto ancora tutto da chiarire secondo la famiglia della vittima. Due colpi di pistola alla nuca e alle spalle, questo l’effetto di una lite per gelosia: Pititto infatti sospettava di una presunta relazione sentimentale tra Francesco ed una ragazzina di cui lo stesso si era invaghito. Un movente confermato anche dai giudici del Tribunale di Catanzaro, che nel giugno del 2018 hanno condannato il killer a 14 anni di reclusione. Ma la famiglia non ci sta: «Non penso che una sola persona possa aver fatto tutto da solo», aveva spiegato la fidanzata della vittima a Le Iene, con la madre che continua a lottare per ottenere la verità. Pititto infatti non è un ragazzo qualunque, visto che i genitori di Francesco hanno spiegato che la sua famiglia è legata alla ‘ndrangheta.
“I COMPLICI SONO ANCORA LIBERI”
Sostenuta dal coordinamento provinciale di Libera, la madre Marzia Luccisano sta conducendo questa battaglia per la verità. Intervistata dalla Gazzetta del Sud, la madre di Francesco Prestia Lamberti ha spiegato: «La verità non è ancora venuta fuori. Ci sono delle persone coinvolte ancora libere e più di un dubbio anche sul luogo in cui è stato compiuto il delitto. Chiedo, pertanto, ancora una volta a quanti sanno o sono conoscenza di particolari di parlare. Lo facciano eventualmente anche in forma anonima». La madre di Francesco ha anche aggiunto che «questo clima di omertà che regna a Mileto, dove la criminalità negli ultimi anni è andata sempre più aumentando, deve finire».