La Francia ripristina il servizio militare volontario grazie ad una riforma voluta da Macron che spera di trovare nuovi arruolati all'esercito

Francia, il governo ha ripristinato il servizio militare volontario, grazie ad una riforma approvata il 27 novembre, si riaprirà per i giovani di 18 e 19 anni sia maschi che femmine, la possibilità di fare 10 mesi di leva e poi abbandonare o arruolarsi nell’esercito. Secondo i primi dettagli sulla legge, anticipati dal quotidiano Le Figaro, i ragazzi che parteciperanno al progetto riceveranno uno stipendio di circa 800 euro al mese e saranno selezionati la prossima estate in base ai requisiti richiesti nell’iscrizione che dovrà essere però fatta entro il 12 gennaio 2026. Si partirà con 3000 arruolati che inizieranno nella prima fase del piano, per poi arrivare, secondo quanto stabilito dagli obiettivi, ad almeno 50000 unità entro il 2035.



I giornali francesi hanno parlato di un successo politico ma anche personale ottenuto da parte di Macron, che aveva fortemente voluto questa misura, inserendola tra le priorità nazionali per l’importanza sull’aspetto della sicurezza e del rafforzamento della collaborazione tra Stato ed esercito. Tuttavia non sono mancate polemiche e manifestazioni di dissenso da parte dei partiti di opposizione, in particolare il movimento di sinistra La France Insoumise che ha criticato soprattutto l’aspetto economico, giudicato insufficiente perchè risulta minore del salario minimo per un compito che invece prevede grandi responsabilità e rischi.



Governo Francia, il Premier Lecornu con il Presidente Macron (ANSA-EPA 2025)

Francia, via al servizio militare volontario, Macron: “Servono 50mila nuovi arruolati entro il 2035”

Francia, torna la possibilità di fare il servizio militare volontario dopo una riforma che Macron aveva già anticipato come proposta lo scorso 13 luglio in un discorso alla nazione e che ora si è concretizzata con tutti i dettagli del progetto. Si partirà infatti già dal prossimo gennaio quando partirà la raccolta di nominativi dei ragazzi che si saranno iscritti per poi partecipare alle selezioni durante l’estate.



La sospensione della leva obbligatoria era arrivata nel 1996 grazie ad una legge voluta da Chirac, ora nel contesto di una crescente minaccia per l’Europa e necessità di coprire le lacune sulle risorse umane mancanti in caso di conflitto, il presidente aveva annunciato il ripristino della possibilità di iscriversi come in un servizio civile che avrebbe poi offerto la possibilità di entrare nell’esercito dicendo: “Ci sono molti giovani che sono pronti ad arruolarsi per servire la patria, precisando però in risposta ad alcune polemiche: “Dobbiamo sfatare l’idea errata di mandare i nostri ragazzi in Ucraina“.