Il celebre regista Francis Ford Coppola è stato ricoverato in ospedale a Roma: cos'è successo e come sta la star del cinema mondiale

Francis Ford Coppola, il maestro del cinema dietro capolavori come Il Padrino e Apocalypse Now, è stato ricoverato al Policlinico di Tor Vergata a Roma. La notizia è delle ultime ore, anche se, stando a quanto riporta l’Ansa, il ricovero risalirebbe a questa mattina. L’acclamato regista 86enne era arrivato in Italia in gran segreto, ma il suo stato di salute ha richiesto un ricovero urgente.



Il regista, vincitore di diversi Premi Oscar, aveva trascorso gran parte di luglio in Calabria, dove aveva presentato in anteprima il suo ultimo film, Megalopolis, al Magna Græcia Film Festival. Nonostante una serie di impegni pubblici frenetici, l’ultimo dei quali a Portland, negli Stati Uniti, solo due giorni prima, Coppola era atterrato a Fiumicino con quella che pare fosse l’intenzione di sottoporsi a un’ablazione cardiaca programmata. Al suo arrivo in ospedale, i medici avrebbero però rilevato, secondo Repubblica, un’aritmia cardiaca, diagnosticando una fibrillazione atriale.



Come sta Francis Ford Coppola dopo il ricovero in ospedale

Questa scoperta avrebbe dunque reso necessario un ricovero immediato del regista premio Oscar e un monitoraggio intensivo prima di procedere con l’intervento previsto. Al momento in cui scriviamo, non sono arrivati ulteriori aggiornamenti sulle condizioni di salute di Francis Ford Coppola.

La notizia del malore per il regista ha comunque già fatto il giro del mondo. D’altronde, Coppola è tra le più grandi star del cinema, mente dietro film che sono poi diventati dei veri e propri cult e che hanno fatto la storia del grande schermo. La sua ultima apparizione pubblica è stata proprio al festival tenutosi a Soverato, dove, durante una chiacchierata col pubblico, Coppola ha lasciato al pubblico un promemoria per gli adulti presenti: “Dobbiamo costruire un nuovo grande futuro, e farlo insieme per il bene dei nostri figli. E stasera facciamo un salto nel futuro”, parole con le quali ha introdotto il suo discusso film.