Mario e Piero Pini, fratelli imprenditori noti nel settore della salumeria e della macellazione suina, sarebbero stati arrestati in Spagna con le accuse di abusi sessuali e altri reati ai danni dei lavoratori. Lo riporta El Mundo, secondo cui i due, 66 e 70 anni, sarebbero stati fermati venerdì scorso nella città di Binéfar a seguito della denuncia di una persona che avrebbe dichiarato di essere vittima dei fatti contestati. L’arresto sarebbe stato eseguito dagli agenti dell’Unità organica della Polizia giudiziaria del Comando della Guardia Civil e attualmente, riferisce Il Corriere della Sera, Mario e Piero Pini si troverebbero in carcere a Zuera, non lontano da Saragozza, dove il gruppo avrebbe dato vita a due importanti impianti di produzione tra cui un mattatoio inaugurato nel 2019 che conterebbe oltre 1.500 dipendenti.
Per i due fratelli Mario e Piero Pini, valtellinesi, il giudice avrebbe convalidato la misura cautelare della custodia in carcere a margine dell’interrogatorio di garanzia avvenuto poche ore fa. Gli avvocati spagnoli che li assistono, secondo quanto ricostruito dal Resto del Carlino, in una nota avrebbero riferito quanto segue: “Fin dal primo momento hanno manifestato la piena collaborazione con le autorità spagnole al fine di chiarire i fatti. Respingono con forza le accuse e hanno fornito diversi mezzi di prova che chiariranno l’irrealtà e l’incoerenza di quanto denunciato. Hanno piena fiducia che si faccia rapidamente luce sul caso”.
Fratelli Mario e Piero Pini arrestati in Spagna: le accuse e la difesa
Secondo quanto dichiarato dalla difesa dei fratelli Mario e Piero Pini in Spagna, le accuse mosse a carico dei due imprenditori sarebbero infondate. Le indagini e l’arresto, secondo El Mundo di natura “preventiva”, sarebbero scattati a seguito della denuncia di un dipendente di uno stabilimento che avrebbe raccontato agli inquirenti di aver subito abusi sessuali e altri reati contro i diritti dei lavoratori. Accuse che i Pini avrebbero respinto al mittente dichiarandosi, attraverso i loro legali spagnoli, pronti a dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati prove alla mano.
Stando alla ricostruzione della stampa locale, i due fratelli vivrebbero a Binéfar e sarebbero proprietari di diverse aziende del settore macellazione-salumeria della zona , tra cui un mattatoio nella città di Huesca che sarebbe considerato il più grande d’Europa. La custodia in carcere sarebbe stata disposta dal giudice del tribunale di Monzon dopo l’interrogatorio dei due imprenditori italiani e non prevede cauzione, sempre secondo quanto riferito dai media spagnoli che in queste ore hanno diffuso la notizia del loro arresto.