Francia, le regioni prendono provvedimenti contro le infiltrazioni dei Fratelli musulmani, bloccati finanziamenti ad un liceo privato islamico di Marsiglia

Dopo l’allarme sulle infiltrazioni dei Fratelli Musulmani nelle istituzioni, evidenziato nel rapporto dei Servizi francesi e rivelato dai principali quotidiani, arrivano le prime misure preventive contro i centri islamici, che erano stati inseriti nella lista delle sedi principali di reclutamento degli affiliati e di propaganda. Due presidenti di dipartimenti regionali hanno immediatamente avviato sanzioni bloccando tutti i finanziamenti pubblici ad una scuola secondaria privata di Marsiglia, liceo che riceve fondi statali come previsto dalla legge, ma che era stato individuato nel documento come centro di controllo di altre associazioni e moschee considerati ad alto rischio.



In una lettera inviata al ministro dell’istruzione Elisabeth Borne, i due politici hanno sottolineato la necessità di una reazione immediata al pericolo di infiltrazione, con provvedimenti seri e attivi fin da subito, dichiarando: “I nostri enti locali non possono tollerare che si sviluppino reti separatiste con il contributo di denaro pubblico“, annunciando di essere pronti a difendere la decisione anche in tribunale nel caso si intervenisse a bloccarla.



Francia, la lettera di due presidenti di regione: “Bloccare fondi statali alle scuole islamiche per prevenire infiltrazioni dei Fratelli musulmani”

Alcuni enti locali francesi hanno già preso provvedimenti ad effetto immediato contro le infiltrazioni dei Fratelli musulmani, che erano state evidenziato nel rapporto del ministero, in particolare indicando le scuole private e i centri culturali islamici come principali sedi di propaganda a scopo sovversivo. Dopo la decisione dei due presidenti di bloccare fondi pubblici ad un liceo di Marsiglia, inserito nella lista delle sedi a rischio, è stata inviata una lettera al ministro dell’istruzione, nella quale non solo si giustifica la scelta, ma si chiede di intervenire tempestivamente anche su altri istituti.



Viene infatti dichiarata anche la necessità di eliminare la convenzione statale a tali scuole, facendo partire una indagine che dovrà avere lo scopo di “Eliminare alla radice qualsiasi sistema islamista radicale dal panorama dell’istruzione nazionale“. Nel messaggio inoltre, i due esponenti politici chiedono “l’impegno delle autorità regionali nella lotta alla strategia di infiltrazione dei nemici del nostro paese“, sottolineando anche che: “la maggioranza dei cittadini musulmani aspira solo a vivere in pace in una Repubblica sicura e serena“.