“Che bambola”, “Guarda che luna”, “Eri piccola”, “Carina”, sono soltanto alcuni dei grandi successi di Fred Buscaglione. Canzoni che hanno fatto la storia, hanno segnato un’epoca e che, ancora oggi, sono conosciute da adulti e non. Ferdinando Buscaglione, vero nome di Fred, nacque a Torino il 23 novembre 1921 sotto il segno del Sagittario. Mostrò sin da subito la sua passione per la musica, tanto che a soli 11 anni venne ammesso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. L’amore per la musica era forte ma non quello per la classica. Fu per tale motivo, oltre che per le scarse possibilità economiche della famiglia, che tre anni dopo l’iscrizione abbandonò il conservatorio. Questo non fermò la sua passione: Fred iniziò a lavorare come cantante jazz ma anche come polistrumentista in locali notturni nel periodo della Seconda guerra mondiale, quando venne poi chiamato al fronte. Un’esperienza che gli permise di venire a contatto con sonorità e ritmi provenienti dagli Stati Uniti.
Fred Buscaglione: la tragica morte in un incidente d’auto
La fine del conflitto coincise con l’inizio della sua carriera musicale a 360 gradi. Fred Buscaglione decise di dedicarsi anima e corpo soltanto alla musica, forte delle nuove influenze ottenute. La fama arrivò in pochi anni: Fred riuscì a sfondare ma fu proprio questo successo a logorarlo. È proprio in questo periodo che nascono canzoni più tristi e meno da “bullo”, come “Guarda che luna”. Purtroppo il successo durò ben poco: il 3 febbraio 1960 Biscaglione morì per un incidente d’auto a Roma a soli 38 anni. La sua Ford Thunderbird color rosa si scontrò nel quartiere dei Parioli contro un camion carico di porfido. Inutili i soccorsi tempestivi dell’autista del camion e di alcuni passanti: una volta all’ospedale, per Fred era già troppo tardi. Questa sera, nel nuovo appuntamento con Techetecheté, rivivremo proprio alcuni dei momenti salienti della carriera del grande artista.