Frere Alois (Taizé): “ripartire da preghiera”/ “Veglia ecumenica per unità Chiesa”

- Niccolò Magnani

La veglia ecumenica per l'unità della Chiesa in Vaticano il prossimo 30 settembre: Frere Alois (Comunità di Taizé) “ripartire dalla preghiera per l'unità nel Sinodo”

Priore Taizé dal Papa Priore di Taizé Frere Alois da Papa Francesco (LaPresse, 2019)

UNA VEGLIA ECUMENICA PER IL SINODO: DATA E MODALITÀ

Una grande veglia ecumenica di tutta la cristianità prima della nuova fase del Sinodo si terrà sabato 30 settembre 2023 in Piazza San Pietro: lo ha annunciato Papa Francesco nell’Angelus del 15 gennaio ma l’iniziativa nasce dal Priore della Comunità di Taizé, Frere Alois, per richiamare il popolo di Dio a pregare per le sfide che affronterà il Sinodo della Chiesa nella sua fase finale. «Il cammino per l’unità dei cristiani e il cammino di conversione sinodale della Chiesa sono legati. Perciò colgo questa occasione per annunciare che sabato 30 settembre prossimo in Piazza San Pietro avrà luogo una veglia ecumenica di preghiera con la quale affideremo a Dio i lavora della 16a assemblea ordinaria del sinodo dei vescovi. Per i giovani che verranno alla veglia ci sarà un programma speciale in tutto quel fin settimana a cura della Comunità di Taizé. Fin d’ora invito i fratelli e le sorelle di tutte le confessioni cristiane a partecipare a questo raduno del popolo di Dio», ha detto il Santo Padre al termine dell’Angelus di due settimane fa.

Come ha spiegato in una intervista a tre quotidiani cattolici europei (L’Avvenire, Nederlands Dagblad e La Croix) lo stesso Frere Alois (priore dal 2005 della Comunità di Taizé fondata da Frere Roger), «Non dimentichiamoci della gioia! Certo, siamo in un periodo molto difficile. Ma se osiamo vivere davvero il Vangelo come un’avventura, in una piccola barca che traversa la tempesta, se confidiamo in Cristo e non nelle nostre proprie forze, pure la gioia ci è data in dono. Quest’incontro del popolo di Dio vuole anche essere un momento di gioia evangelica». La veglia ecumenica in Piazza San Pietro vedrà una moltitudine di giovani e non solo alla presenza di Papa Francesco e dei rappresentanti delle altre confessioni cristiane: dopo la veglia e prima del Sinodo (4-29 ottobre 2023), ha annunciato il relatore generale del Sinodo Cardinale Hollerich, «ci sarà un ritiro di tre giorni di preghiera dei vescovi e i partecipanti del Sinodo. È significativo che questa iniziativa venga presentata proprio durante la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Non c’è sinodalità senza unità nella Chiesa».

FRERE ALOIS: “VEGLIA ECUMENICA, RIPARTIAMO DALLA PREGHIERA PER DARE SLANCIO AL SINODO”

Oggi in Vaticano si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Together”, ovvero la veglia ecumenica in programma dal 29 settembre al 1° ottobre in preparazione al Sinodo della Chiesa: come ha ribadito ancora Frere Alois, quella del 30 settembre è «una grande opportunità per esprimere passi verso l’unità. Grazie a Papa Francesco, che ci ha aperto la strada e incoraggiato a sognare un evento non solo dei delegati, ma del popolo di Dio». Nell’intervista all’Avvenire il priore della Comunità di Taizé ha raccontato la genesi di questo progetto volto alla preghiera per l’unità della Chiesa: «Nell’ottobre 2021, ero invitato a partecipare all’apertura del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità a Roma. Avevo 5 minuti per parlare e ho insistito sul fatto di vivere questo cammino sinodale nella preghiera. Il Sinodo solleverà molte questioni importanti. La Chiesa si trova a una svolta. Se non viviamo ciò nella preghiera, perderemo qualcosa d’essenziale. Ho proposto dunque un tempo di preghiera prima del Sinodo dei vescovi dell’ottobre 2023, non solo per i padri sinodali che si riuniranno a Roma, ma anche per tutto il popolo di Dio».

Il “popolo di Dio” però non è soltanto la Chiesa cattolica ma l’intera unità dei cristiani anche di altre confessioni, aggiunge Frere Alois: «sono pure quelle e quelli che stanno ai margini della società, e tutti quelli che ascoltano il grido della terra e dei più poveri… Quest’espressione “popolo di Dio”, che papa Francesco utilizza spesso, deve farci riflettere su un nuovo volto della Chiesa, in vista della pace e della fratellanza nella famiglia umana. Quest’idea è stata molto ben accolta dal Papa in persona. Mi ha incoraggiato ad avanzare». Il titolo del weekend è dunque molto esemplificativo, in quanto “Together: un incontro del popolo di Dio”: «vogliamo proporre che questa veglia di preghiera venga vissuta altrove nel mondo. In piccoli gruppi, o per esempio in due o tre parrocchie assieme. O ancora, con un vescovo che la propone nella sua cattedrale, invitando le altre Chiese… Ciò può essere vissuto in modi molto diversi, ma è possibile associarsi a questa preghiera dappertutto nel mondo». Serve ripartire dalla preghiera, continua a ripetere Frere Alois invitato l’intera cristianità a questa giornata di veglia per accompagnare le sfide del Sinodo: «lo spirito del Sinodo non consiste solo in discussioni: vogliamo pregare insieme, in questo tempo di crescente polarizzazione, per esprimere l’unità di Cristo. Aiutare i giovani che sono in un cammino spirituale, in ricerca, ma che non hanno un legame forte con la Chiesa istituzionale», ha detto oggi in Vaticano presentando l’evento della veglia ecumenica. L’idea del cammino da compiere viene più volte valorizzata da Frere Alois come autentico apice dell’evento: «credo che ci rendiamo conto sempre più della fragilità delle nostre Chiese. Non siamo più una nave fiera che attraversa l’oceano dell’umanità volendo salvarla. Siamo in una piccola barca che attraversa l’oceano in tempesta. Ma è in una barca come questa che Cristo ha offerto il dono della fiducia ai suoi discepoli! È un cambiamento enorme della nostra percezione della Chiesa e della sua missione nell’umanità. Quest’incontro potrebbe contribuire a questa conversione del nostro sguardo sulla Chiesa».





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