“La Cina è la vera minaccia per l’Occidente, non la Russia”, a dirlo nel corso di una intervista a La Stampa è il politologo Francis Fukuyama, il quale nel suo ultimo libro dal titolo Il liberalismo e i suoi oppositori ha analizzato le distanze tra democrazie e autocrazie. Una divisione che l’esperto ritiene sia tuttora pertinente.
“Nel XX secolo la distinzione era tra destra e sinistra con le democrazie nel mezzo. Oggi vediamo la Russia, che ai miei occhi è un paese fascista, sostenere il Venezuela, che ha la pretesa di essere un paese di sinistra. Cos’hanno in comune? L’opposizione alle democrazie occidentali”, ha spiegato. E in merito a quello che sta accadendo nella politica internazionale successivamente al conflitto in Ucraina: “È giusto che le democrazie si alleino tra loro. Non penso ad esempio che gli interessi di Russia e Cina siano molto convergenti, ma potrebbero allinearsi proprio nell’ideologia anti-occidentale”.
Fukuyama: “Cina è vera minaccia”. Il politologo spiega perché
Russia e Cina potrebbero dunque unirsi contro l’Occidente: la minaccia è concreta secondo Francis Fukuyama, ma il politologo ritiene che a fare più paura non sia il Paese di Vladimir Putin. “La Russia non è un problema, il problema è Putin. Uno che ha commesso errori enormi, mandando truppe in tutto il mondo, fino a questa assurda invasione di un paese sovrano come l’Ucraina”, ha commentato nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa.
Diverso, invece, il discorso della Cina, che finora è rimasta nell’ombra ma nel caso in cui uscisse alla luce potrebbe far male. “I cinesi sono molto più consapevoli nell’uso del loro potere e soprattutto hanno un’economia più sofisticata, più tecnologia, più differenziazione, non solo gas e petrolio. Nel lungo termine possono porre più problemi alle democrazie occidentali di quanto non possa fare la Russia”, ha concluso l’esperto.