Scandalo "La Bufala Russa" travolge Obama e Hillary Clinton, secondo l'intelligence Usa hanno ordito un complotto contro Trump. "Abbiamo prove schiaccianti"
Potrebbe essere peggiore del Watergate lo scandalo che, in queste ore, sta travolgendo Barack Obama e Hillary Clinton, dopo le rivelazioni di Tulsi Gabbard, direttrice dell’Intelligence nazionale americana (DNI). In un’intervista al programma Fox & Friends ha annunciato che sono stati declassificati i documenti dell’inchiesta sulla presunta collusione tra Donald Trump e la Russia e sono stati trasmessi al Dipartimento di Giustizia (DOJ) per ulteriori approfondimenti.
Queste carte suggeriscono che alti funzionari del Consiglio di sicurezza nazionale dell’amministrazione Obama abbiano politicizzato le valutazioni dell’intelligence per diffondere una narrativa infondata sugli intrecci tra il tycoon e il Cremlino, dando vita a una delle inchieste più controverse della storia recente americana.
Dunque, le accuse di ingerenza russa nelle elezioni USA del 2016 sarebbero state false e costruite ad arte per far credere che Trump avesse vinto contro Hillary Clinton con l’aiuto di Mosca. Con la trasmissione dei documenti al DOJ si apre una nuova fase dell’indagine, perché potrebbero esserci iniziative giudiziarie contro i responsabili del complotto, che è stato definito «un attacco alla democrazia americana».
LA BUFALA RUSSA, INTELLIGENCE USA CONTRO OBAMA
Il rapporto si chiama La Bufala Russa e conterrebbe «prove schiaccianti» della cospirazione ordita ai massimi livelli del governo Obama. Le false informazioni sarebbero state usate per screditare Trump. Il 9 dicembre 2016, alla Casa Bianca, si sarebbe tenuta una riunione tra Obama e alcuni alti funzionari, dopo la quale sarebbe stato ordinato all’intelligence di indagare su possibili interferenze russe.
Secondo Gabbard, erano già a conoscenza che quei dati erano inventati, eppure li avrebbero usati comunque per spingere le indagini e creare tensioni con la Russia. Dopo quella riunione, l’intelligence avrebbe fatto trapelare informazioni ai media, in particolare al Washington Post.
Il 6 gennaio 2017 furono rese note le accuse contro la Russia, anche se gli stessi servizi, prima delle elezioni, avevano sostenuto che Mosca non aveva né intenzione né strumenti per condizionarle. Gabbard è intervenuta anche su Hannity, sostenendo che l’obiettivo di Obama fosse quello di «sovvertire la volontà del popolo americano» nelle elezioni presidenziali del 2016.
La direttrice dell’intelligence USA parla di un vero e proprio «colpo di Stato lungo anni» ordito contro Trump, ma con conseguenze anche per gli americani, perché l’indagine Mueller è costata ai contribuenti quasi 40 milioni di dollari, senza dimenticare le indagini sui collaboratori di Trump e le tensioni alimentate con la Russia.