Gaetano Iacolare è tornato libero dopo 28 anni: era stato condannato per essere stato l'autista nell'omicidio Giancarlo Siani
Gaetano Iacolare, accusato e condannato per l’omicidio del povero Giancarlo Siani, è tornato libero. Lo segnala il Corriere della Sera ricordando come l’assassino del giornalista è stato uno di quelli che a metà anni ’80, scosse di più la città di Napoli.
Ma Gaetano Iacolare ha pagato il suo conto con le giustizia, di conseguenza il nipote dei boss della camorra di Marano, che all’epoca dei fatti si era alleato con Toto Riina e Cosa Nostra, ha potuto lasciare il carcere da cui era rinchiuso da 24 anni, facendo ritorno a casa, con tanto di piccola festa da parte della famiglia. In totale ha passato 28 anni dietro la sbarre, dopo che era stato considerato l’autista dei killer che entrarono in azione il 23 settembre del 1985, in piazza Leonardo a Napoli.
GAETANO IACOLARE TORNA LIBERO: SI E’ SEMPRE PROFESSATO INNOCENTE
“Non ho ucciso Giancarlo Siani”, ha sempre proferito Iacolare, spiegando che all’epoca era l’unico con la patente, e per questo fu condannato. Iacolare riuscì a farla franca per quasi vent’anni, visto che fu arrestato solamente a marzo del 2001 e una volta cominciato il processo venne assolto in primo grado, per poi essere condannato a 28 anni in Appello da parte del tribunale partenopeo. In Cassazione la pena venne confermata, con l’aggiunta delle condanne all’ergastolo da parte degli altri tre membri che presero parte al commando che freddò in strada il povero Giancarlo Siani.
Questi lavorava per il quotidiano Il Mattino, e aveva solo 26 anni il giorno in cui trovò la morte. Il suo caso rimase un cold case per diversi anni, visto che nonostante le indagini della procura napoletana, non si riusciva a battere una pista concreta, fino a che nel 1996, undici anni dopo, spuntarono dei pentiti eccellenti ritenuti credibili, che avevano permesso appunto di individuare i responsabili, e far scattare i processi.
GAETANO IACOLARE TORNA LIBERO: PERCHE’ SIANI VENNE UCCISO?
Non tutti gli imputati furono però ritenuti colpevoli, visto che alcuni vennero assolti ma alla fine sei vennero condannati in via definitiva, fra cui i due mandanti, gli esecutori materiali (tutti e quattro condannati all’ergastolo) e quindi l’autista Gaetano Iacolare, nonché Gabriele Donnarumma, che aveva preparato l’omicidio prima di pentirsene. Assolti invece Valentino Gionta, boss della camorra, nonché il killer Ferdinando Cataldo.
Ma perchè il povero Giancarlo Siani venne assassinato? Tutta colpa di un articolo che lo stesso giornalista aveva pubblicato tre mesi prima di morire, il 10 giugno del 1985, e attraverso cui sottolineava come il suddetto Gionta fu venduto da Angelo Nuvoletta, facendolo così arrestare, e nel contempo favorendo una nuova alleanza con i rivali di altri due clan. Era l’epoca in cui la mafia uccideva quasi quotidianamente persone scomode, omicidio a sangue freddo spesso e volentieri in strada o in auto, una lunga scia di sangue che è continuata fino agli anni ’90, con le grandi stragi, fino a fermarsi definitivamente.