Gaia Tortora attacca Repubblica per un articolo in cui fornisce indicazione di voto sui referendum giustizia: "Invita all'astensione e terrorizza con tesi catastrofiche"
Duro attacco di Gaia Tortora a Repubblica. La giornalista e conduttrice televisiva, figlia di Enzo Tortora tirato in ballo in queste settimane per la malagiustizia di cui è stato vittima, in un tweet si è scagliato contro il quotidiano perché alla vigilia dei referendum sulla giustizia si è schierato ampiamente contro il Sì e in alternativa per il mancato raggiungimento del quorum. «Repubblica in maniera davvero sorprendente da indicazione di voto No e Ancor peggio astensione. Terrorizzando inutilmente con tesi catastrofiche. Un buon motivo per andare a votare. Perché il sì anche senza quorum sarà un segnale», ha scritto Gaia Tortora su Twitter.
Sta facendo discutere da ore, in effetti, l’articolo dal titolo “Referendum giustizia, perché diciamo No” di Francesco Bei, il quale senza giri di parole scrive a proposito dei questi referendari sulla giustizia: «Riteniamo che su tutti e 5 i quesiti sia opportuno votare No oppure non recarsi alle urne, per non consentire il raggiungimento del quorum (scelte entrambe legittime)».
ANCHE CROSETTO E SCALFAROTTO CONTRO REPUBBLICA
Anche Guido Crosetto, imprenditore e fondatore di Fratelli d’Italia, ha commentato la vicenda. «Il noto quotidiano italiano Repubblica ha deciso di esprimersi, nel giorno del silenzio elettorale, sui referendum. Ha scelto di appoggiare i privilegi di chi le passa veline, documentazioni su indagini in corso e sposa le sue cause politiche. Viva il giustizialismo!», ha scritto su Twitter. Ci sarebbe anche da chiedersi perché un giornale deve avere una posizione sui referendum sulla giustizia, visto che la priorità dovrebbe essere quella di informare, quindi di fornire ai cittadini le informazioni necessarie per farsi un’idea ed esprimere il proprio diritto a votare. Critico anche il sottosegretario al ministero dell’Interno, Ivan Scalfarotto: «tortora».