Ernesto Galli della Loggia choc sul Corriere della Sera: "I giovani delle periferie portano il coronavirus". Bufera sui social network
Non si sono placate le polemiche per l’editoriale di Galli della Loggia sul Corriere della Sera. Lo storico è stato accusato di disprezzare le periferie e le persone meno abbienti, andando a “difendere” i rampolli della società “per bene”. Numerose personalità del mondo politico e del mondo giornalistico hanno preso posizione, a partire dal messaggio di Gianni Riotta: «Caro Ernesto Galli della Loggia secondo me da troppo tempo non fai un giro in periferia come ai tempi Paese Sera. Son luoghi vivi, di esperimenti, coraggio, speranze, certo anche di disagi e povertà, ma non sono abitati da monatti e untori virus Prova a incontrare quelle persone». Decisamente più originale il commento di Luca Bizzarri, che ha citato il “caso” Bocelli: «Ogni giorno bisogna augurarsi che tocchi a un altro. Oggi Bocelli si è comprato un busto in bronzo di Galli Della Loggia». (Aggiornamento di MB)
GALLI DELLA LOGGIA: “GIOVANI DELLE PERIFERIE PORTANO CORONAVIRUS NEI CENTRI STORICI”
Ernesto Galli della Loggia al centro delle discussioni sui social network, lo storico è finito nella bufera per alcune sue considerazioni in un editoriale firmato per il Corriere della Sera. L’accademico ha infatti descritto una sorta di civil war tra i “giovani delle periferie” e la “gente del centro storico”, con i primi intenti quasi a desiderare di trasportare l’epidemia da coronavirus anche nelle zone “bene” delle grandi città. Parole che hanno indignato i più, che hanno intravisto un attacco alle persone più povere, residenti in zone difficili e marginali.
«Ma con ancora maggiore urgenza la pandemia ripropone il tema delle periferie. Infatti, da dove pensiamo mai che provengano in larga maggioranza le turbe di giovani che dappertutto stanno agitando le notti italiane di questa estate? Da dove, se non dalle invivibili periferie, dagli sperduti quartieri dormitori, dalle strade male illuminate che finiscono nel nulla?», le parole di Ernesto Galli della Loggia, che ha poi aggiunto: «Ormai è diventato un rito. Al calar d’ogni sera, specie nel fine settimana, quei giovani si rovesciano nelle piazze, nei centri storici delle città, e sembrano farlo come posseduti da un desiderio di rivalsa che oggi si manifesta nella volontà d’infrangere tutti gli obblighi e le precauzioni sanitarie, di farsi beffa in tal modo di ogni regola di civile convivenza. Li muove, si direbbe, quasi il torbido proposito di seminare il contagio, d’infettare la società «per bene» insieme ai posti che essa abita. Di distruggere quanto non possono avere».
Numerosi luoghi comuni, insomma, che hanno mandato su tutte le furie il “popolo del web”. Ma anche alcune personalità di spicco, questo il commento di Christian Raimo: «Ma qualcuno al Corriere ha letto quest’articolo di Galli della Loggia sulla guerra civile dei “giovani delle periferie” contro la gente “per bene”? Manco Alex in Arancia Meccanica dopo la cura Ludovico riusciva a tirar fuori una cosa del genere». Così, invece, Diego Fusaro: «Queste parole, che definisco di puro odio di classe dall’alto verso il basso (e dal centro verso la periferia), le ha scritte ieri Galli Della Loggia sul “Corriere della Sera”. Leggetele e meditate sul nuovo capitalismo terapeutico».