La Turchia, tramite il ministro degli esteri Yasar Guler, intende far parte della task force di parce che si insidierà a Gaza una volta cessato il conflitto
La Turchia è pronta a entrare a far parte della task force della NATO per mantenere la sicurezza in quel di Gaza, una volta che l’accordo di pace fra Israele e Hamas sarà definitivamente siglato e che la Striscia sarà smilitarizzata. Lo ha fatto sapere in questi giorni Yasar Guler, il ministro della Difesa turco, in occasione dell’incontro con gli omologhi degli altri Stati membri dell’Alleanza Atlantica, che si è tenuto mercoledì di questa settimana. Obiettivo della Turchia: mettere a disposizione unità delle proprie forze armate per partecipare in maniera attiva alla task force multinazionale che sarà dispiegata in quel di Gaza.
Guler, stando a una dichiarazione rilasciata dal suo ministero, ha fatto sapere che durante l’incontro si è parlato proprio del futuro di Gaza e dell’impiego dei militari per mantenere la pace. «Abbiamo sottolineato il nostro contributo alla difesa e alla deterrenza dell’Alleanza – ha spiegato Guler – in particolare attraverso operazioni e missioni NATO, ma anche la modernizzazione delle forze armate turche con armi e sistemi avanzati; quindi la nostra determinazione a raggiungere l’obiettivo del 5% di spesa per la difesa, così come la nostra soddisfazione per il cessate il fuoco raggiunto a Gaza e la nostra speranza che segni l’inizio di una giusta soluzione a due Stati».
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L’esponente del governo di Erdoğan ha poi precisato che, sempre durante l’incontro alla NATO, ha segnalato «l’importanza di garantire la piena attuazione del cessate il fuoco e l’ininterrotto aiuto umanitario»; di conseguenza, ha garantito «l’impegno della Turchia a continuare il suo supporto umanitario e la disponibilità delle forze armate turche a prendere parte alla task force multinazionale che sarà istituita a Gaza».
Guler ha poi precisato che la Turchia è a disposizione anche per gli sforzi volti a raggiungere la pace in Ucraina, dopo che negli ultimi due anni ha svolto più volte un ruolo diplomatico in tal senso. Quindi ha concluso: «Come alleato della NATO da oltre settant’anni, abbiamo trasmesso la nostra posizione e le nostre valutazioni nazionali alle nostre controparti su un’ampia gamma di argomenti, dall’agenda dell’Alleanza e dalle questioni regionali alla sicurezza europea».
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Guler avrebbe tenuto dei colloqui direttamente con Mark Rutte, segretario generale della NATO, nonché con John Healey, il suo omologo del Regno Unito, così come con i romeni e i bulgari, discutendo della collaborazione fra gli Stati in un’ottica di pace, in particolare a Gaza. Da segnalare, infine, come riferito dall’agenzia di stampa ANSA, che la Turchia ha già inviato 81 esperti militari con l’obiettivo di ritrovare, in collaborazione con le altre forze già presenti, i 19 ostaggi che sono stati rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 e che gli stessi ribelli palestinesi hanno spiegato di non essere più in grado di rintracciare.
Ankara ha inviato alcuni suoi uomini dell’AFAD, un corpo speciale impiegato durante emergenze e disastri, e, all’interno della stessa missione, sono stati inviati altri uomini con l’obiettivo di garantire il cessate il fuoco e aiutare la popolazione locale.