Germania, l'economia resta stagnante e con l'arrivo dei dazi Usa al 30% la situazione peggiorerà verso la recessione, la previsione nel rapporto Bundesbank
Germania, l’economia resta stagnante e con la minaccia dazi Usa al 30% che potrebbero essere introdotti già ad agosto si rischia un ulteriore passo avanti verso la recessione tecnica, visto che le tariffe potrebbero arrivare a costare fino allo 0,8 del PIL. Il rapporto mensile pubblicato da Bundesbank il 16 luglio, ha analizzato lo scenario, anticipando quali potrebbero essere le conseguenze di un mancato accordo commerciale che mette in pericolo le industrie, ancora troppo dipendenti dalle esportazioni.
Senza un piano concreto per la ripresa e soprattutto nell’ipotesi che vengano introdotte contromisure, la situazione peggiorerà, portando anche al deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti e con la Cina, che rappresentano i principali mercati sia per l’export che per gli approvvigionamenti di materie prime. Il documento ha anche sottolineato che possibile miglioramento della crescita, che era stato anticipato dalle previsioni della banca centrale prima dell’annuncio sui dazi, non riuscirà a compensare il periodo negativo che da tempo ormai permane a causa della frenata della produttività.
Germania, dazi Usa frenano l’economia, rapporto Bundesbank lancia l’allarme recessione e crisi industriale
Germania, il rapporto Bundesbank avverte sul rischio dell’aumento della recessione e di un ulteriore calo della produttività che aumenterà la crisi delle industrie, nel caso venissero applicati i dazi Usa al 30%, che come annunciato da Trump potrebbero entrare in vigore già ad agosto in mancanza di un accordo. Il presidente Joachim Nagel ha sottolineato che la crescita che era stata prevista per l’anno prossimo in lieve ripresa allo 0,7% potrebbe essere annullata dall’effetto delle tariffe commerciali, specialmente se l’Europa introdurrà contromisure che penalizzeranno ancora di più il mercato delle esportazioni, dal quale dipende la maggior parte delle aziende tedesche, specialmente quelle dei settori più in crisi come quello delle automobili.
Nel frattempo, la crisi si sta abbattendo anche su altre aree, come quella edilizia e dei servizi, che stanno subendo contrazioni negative a causa degli aumenti dei costi energetici e dei tassi di interesse. L’unico dato che sembrava rimasto stabile è quello sull’inflazione, che però è destinato a peggiorare, perchè nonostante l’obiettivo della BCE sia stato raggiunto, le previsioni attuali mostrano che in futuro scenderanno anche i consumi.