La Germania sembra essere intenzionata a muovere ‘guerra’ contro l’UE, stando a quanto riporta un articolo recentemente pubblicato sulle pagine del quotidiano tedesco Die Welt. L’origine dell’accusa muove dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha costretto il governo tedesco a rivedere il suo bilancio, con l’accusa di aver indebitamente aggirato il freno al debito pubblico, sfruttando alcuni bilanci ombra come quello climatico.
Tuttavia, mentre la Germania si trova a fare i conti con un debito lievitato alle stelle, con conseguente austerità necessaria per contenere le spese di bilancio e rientrare del surplus ‘nascosto’, l’UE, accusa il Welt, nasconde il valore effettivo del debito che ha contratto, arbitrariamente, per i singoli Stati nazionali e che, prima o poi, dovrà essere ripagato. Una questione che affonda le sue radici nel Fondo si stabilità istituito con il piano ‘New generation UE’, nel quale gli stati, proporzionalmente alla loro ricchezza, con la Germania in testa, accumulano debito con il quale vengono erogate sovvenzioni e che potrà essere poi recuperato nei prossimi anni, ma anche in questo proporzionalmente, ragione per cui ai tedeschi spetterebbe solo una esigua parte dei loro effettivi versamenti.
L’accusa delle Germania contro l’UE
Secondo la Germania, insomma, l’UE tramite il Fondo di stabilità ha nascosto agli stati membri un debito secondario che, in quanto tale, non è riconosciuto tra le passività, anche perché non ne è stata resa nota l’effettiva entità. Secondo alcuni economisti tedeschi, l’ammontare del debito implicito tedesco all’interno del Fondo europeo dovrebbe essere di circa 100 miliardi di euro, pari ai fondi fino ad ora elargiti all’Ucraina per la guerra contro la Russia.
Il timore della Germania per il Fondo UE è che ad un certo punto uno dei paesi che ne fanno parte decida di ritirarsi, circostanza prevista dal patto stipulato unilateralmente. Nel caso, tuttavia, il fondo non verrebbe sciolto, ma i versamenti verrebbero ripartiti nuovamente in modo proporzionale tra gli altri stati ancora in ballo. Ne consegue, dunque, che il governo tedesco potrebbe trovarsi a coprire costi ben più elevati degli altri stati, soprattutto quando quel debito UE andrà rifinanziato, mentre alla Germania spetterebbe ricevere indietro solamente una minima parte dei versamenti.