Germania, sondaggio INSA su libertà di espressione: per 84% è a rischio e il 54% ha sperimentato intimidazioni. I dati mostrano una società divisa
C’è una preoccupazione dilagante in Germania e riguarda la libertà di espressione: i dati del sondaggio INSA sono allarmanti, perché l’84% dei tedeschi ritiene che sia meglio tacere che dire la cosa sbagliata. Un segnale preoccupante per un Paese democratico se la libertà di parola è a rischio. In Germania starebbe mostrando delle crepe profonde.
L’84% degli intervistati è convinto che molte persone non esprimano la propria opinione politica per paura di conseguenze, mentre il 54% riferisce di aver taciuto in qualche occasione per evitare svantaggi. Da allora, il numero di persone che ritiene che alcuni non esprimano la propria opinione per paura di conseguenze è aumentato di sei punti percentuali.
Altrettanto preoccupante è il dato che riguarda i giovani: gli under 30 hanno il doppio delle probabilità di sentirsi limitati rispetto agli over 70. I tedeschi dell’Est e i sostenitori di partiti come l’AfD (92%) o il BSW (69%) sono particolarmente sensibili a queste restrizioni, mentre gli elettori dell’SPD e dei Verdi si sentono in gran parte liberi, ma per gli analisti quest’ultimo dato non deve stupire, visto che i primi due partiti non sono in linea con il mainstream politico dei media.
GERMANIA, GLI ALTRI DATI DEL SONDAGGIO INSA
Due terzi dei giovani sotto i 30 anni ritengono di non potersi esprimere liberamente, tra gli over 70 si scende al 38%, infatti quest’ultimo è l’unico gruppo anagrafico in cui la maggioranza (54%) che ha risposto negativamente alla domanda. Per gli esperti ciò si spiegherebbe con i timori di ripercussioni professionali o sociali da parte dei giovani, mentre gli anziani sono meno inclini a temere ritorsioni.
Inoltre, è più alta la percentuale di tedeschi dell’Est (59%) rispetto a quelli dell’Ovest (53%) che riferisce un’esperienza simile. Già precedenti indagini, come quelle condotte dall’Istituto Allensbach, erano emerse tendenze simili: l’anno scorso solo il 40% degli intervistati credeva ancora che in Germania fosse possibile esprimere liberamente opinioni politiche, il dato più basso dal 1953, anno di inizio delle rilevazioni.