Germania, pres. commissione vaccini “Non lo farei ai miei figli”/ “I dati sono pochi”
Germania, presidente commissione vaccini contrario alla somministrazione per i bambini: “Non lo farei ai miei figli, dati sono pochi. Bisogna essere sicuri della tolleranza a lungo termine”

Continua il dibattito sulla vaccinazione dei bambini tra i 5 e 11 anni dopo il via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). A far discutere anche le dichiarazioni che arrivano dall’estero, come quelle del presidente della Commissione tedesca Stiko, specializzata sui vaccini presso il Robert Koch Institute. Thomas Mertens, in virtù dei dati attualmente a disposizione, «non vaccinerebbe i propri bambini contro il Covid». Ne ha parlato al “Podcast fuer Deutschland” della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che ha pubblicato la notizia in prima pagina.
Oltre a citare gli studi per l’autorizzazione, ha evidenziato che «non ci sono dati di alcun tipo» sulla compatibilità del vaccino in questa fascia d’età. Secondo le attuali pubblicazioni non ci si può esprimere su eventuali danni a lungo termine. Invece per Maria Paola Trotta, coordinatrice Unità di crisi dell’Aifa dedicata al Covid, «non sono pochi» i dati a disposizione. Intervenuta ai microfoni di Radio 24, ha spiegato che oltre ai dati relativi ai 3mila bambini coinvolti nello studio registrato, sono stati tenuti in considerazione quelli presenti nel database di farmacovigilanza degli Usa.
“DECISIONI NON SI CORREGGONO CON VACCINI”
Queste dichiarazioni confermano la diffidenza della Germania in materia di vaccini anti Covid. Se in Italia autorità sanitarie ed esperti raccomandano l’iniezione anche per i bambini, fatta qualche dovuta eccezione, in Germania invece è la massima autorità sui vaccini a esprimere riserve sulla vaccinazione della popolazione pediatrica. «Se la malattia non gioca un ruolo serio per la persona da vaccinare da un punto di vista medico, bisogna essere tanto più certi che la vaccinazione sia ben tollerata a lungo termine», ha dichiarato Thomas Mertens. Parole significative in vista del parere che deve emettere la Commissione Stiko proprio sul vaccino in età pediatrica.
La raccomandazione dovrebbe essere completata intorno all’11 dicembre circa, prima che le dosi di Pfizer siano disponibili dopo il via libera dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). L’esito potrebbe essere, dunque, molto diverso da quello italiano. Un endorsement della vaccinazione pediatrica potrebbe alzare la percentuale di vaccinati? Thomas Mertens ha le idee chiare in tal senso: «Le decisioni politiche sbagliate non possono essere corrette con la vaccinazione».
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