In Germania i Verdi propongono il 'servizio di livertà': sei mesi obbligatori nei quali si dovrà lavorare nell'esercito o fare volontariato sociale
Nella Germania che si affanna – più degli altri paesi, forse per via della vicinanza con la Russia – per capire come potrebbe far fronte ad una possibile guerra su larga scala arrivando addirittura a far cadere lo storico vincolo del freno al debito per riarmarsi, i Verdi hanno avanzato una proposta per introdurre l’istituto del ‘servizio di libertà‘ che obbligherà tutti i cittadini – tedeschi e non – a prestare volontariato in uno degli apparati sociali dello stato: una proposta che molto probabilmente farà discutere la Germania intera – soprattutto perché formulata in modo piuttosto approssimativo, ma ci arriveremo -, ma che al contempo potrebbe essere vista anche meglio della leva militare obbligatoria.
Proprio la leva obbligatoria in Germania è attualmente in fase di discussione tra le file dell’appena subentrato governo e sembra godere di una buonissima parte dei consensi da parte degli esponenti politici; mentre con la proposta dei Verdi si offrirebbe la possibilità di scegliere ai cittadini, estendendo tuttavia l’obbligo all’intera popolazione e non limitatamente – come invece avverrebbe con la leva militare – ai giovani neomaggiorenni.
Cos’è e come funziona il ‘servizio di libertà’ proposto dai Verdi in Germania
Nel dettaglio (almeno per quei pochi trapelati fino a questo momento), l’idea dei Verdi della Germania sarebbe quella di istituire l’istituto del ‘servizio di libertà‘ che avrà carattere obbligatorio e coinvolgerà l’intera popolazione tra i 18 e i 67 anni, inclusi anche i cittadini esteri che godono di una residenza permanente sul suolo tedesco: ognuno potrà – o meglio, dovrà – scegliere un’attività sulla quale impegnarsi almeno 6 mesi che può includere o il servizio militare, o il volontariato (sul modello del nostrano ‘Servizio civile universale’, per intenderci), o anche il lavoro nelle caserme dei Vigili del fuoco.
Una proposta che presa così potrebbe anche sembrare sensata, soprattutto perché i Verdi descrivono il servizio di libertà come un “progetto comunitario di tutti e per tutti“, ma che lascia aperti anche alcuni dubbi importanti: il primo riguarda l’età perché non è chiaro come un cittadino 67enne possa prestare aiuto concreto alla società della Germania; mentre il secondo – certamente più importante – riguarda le modalità operative per definire come dovrebbe fare un lavoratore ad incastrare anche i suoi sei mesi (lo ripetiamo: obbligatorio) di servizio di libertà all’interno delle già impegnative giornate, senza citare il tema dell’eventuale paga.