Sta per nascere un nuovo governo in Germania, gli elettori SPD approvano accordo di coalizione con CDU-CSU: Friedrich Merz sarà nominato cancelliere
La Germania sta per avere un nuovo governo: i socialdemocratici (SPD) hanno approvato l’accordo di coalizione con i cristiano-democratici (CDU) guidati dal futuro cancelliere Friedrich Merz e quelli della Baviera (CSU). Dunque, è stato superato l’ultimo ostacolo per consentire a Merz di prestare giuramento come cancelliere nel Bundestag la settimana prossima, succedendo ad Olaf Scholz.
Anche se l’84% dei membri votanti dell’SPD hanno dato il via libera all’intesa, la partecipazione al voto è stata bassa, pari al 56%, segnalando un certo disinteresse o riserve nella base del partito. Infatti, c’è grande delusione tra i giovani del partito, ma l’approvazione è stata ritenuta inevitabile tra i membri della SPD, non solo per fare parte del nuovo governo, ma perché se fosse saltato l’accordo, “sarebbe stato un altro chiodo nella bara, forse l’ultimo, per la socialdemocrazia nel Paese“, segnala il giornale tedesco Faz, secondo cui ne avrebbe tratto sicuramente vantaggio la destra.
GERMANIA, LE SFIDE DEL FUTURO CANCELLIERE MERZ
D’altra parte, il rischio che Alternative für Deutschland (AfD) continui a crescere non è affatto scongiurato, ma il nuovo governo ha un’occasione per affrontare i tanti problemi che ha la Germania. Sono tante, infatti, le sfide per Merz, ex rivale di Angela Merkel, non solo a livello personale, visto che nessuno ha esperienza governativa. Guiderà il Paese in una fase di crisi geopolitiche, con la crescente minaccia della Russia e l’imprevedibilità del presidente americano Donald Trump.
Ma deve soprattutto mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, a partire da quelle che riguardano i migranti, tema che ha permesso all’estrema destra di crescere in Germania, arrivando a un risultato storico alle elezioni, cioè il secondo posto. Ci sono poi le questioni economiche, come la recessione degli ultimi due anni. L’accordo prevede misure come l’aumento del salario minimo a 15 euro l’ora, la riduzione delle tasse per le fasce di reddito medio-basse e un rafforzamento delle politiche migratorie, con controlli più severi alle frontiere e limitazioni al ricongiungimento familiare.
I PUNTI CHIAVE DELL’ACCORDO DI COALIZIONE
L’accordo in questione, che evita la necessità di un’alleanza con il partito di estrema destra AfD o la formazione di un governo di minoranza, prevede la nomina di Merz cancelliere, con Lars Klingbeil, co-presidente dell’SPD e capogruppo parlamentare, suo vice e ministro delle Finanze. Riguardo, invece, la distribuzione dei ministeri, la coalizione assegna un numero uguale di ministeri a ciascun partito, ma l’SPD manterrà ministeri chiave come quelli di Finanze, Giustizia e Difesa.
Infatti, nei negoziati di coalizione, la SPD è riuscita a ottenere lo stesso numero di ministeri della CDU, sette, e ad ammorbidire alcune delle proposte più conservatrici dei cristiano-democratici, nonostante sia arrivata terza alle elezioni. L’attuale ambasciatore tedesco presso l’Ue, Michael Clauss, sarà il consigliere per la politica europea di Merz. Il giornalista Stefan Kornelius, che guidava la sezione politica del quotidiano di centrosinistra Süddeutsche Zeitung ed è stato biografo dell’ex cancelliere Angela Merkel, sarà il portavoce del governo.
