Cosa è successo a Rkia, la giovane mamma morta in Polesine, probabilmente assassinata con un colpo d’arma da fuoco? Tante le cose che non tornano: innanzitutto non si trova l’arma. Sospette anche le versioni dei testimoni: inizialmente si raccontava che i bambini sarebbero rientrati da scuola verso le 16 ma ci sarebbe chi li avrebbe visti a casa già da mezzogiorno e mezzo. Un’altra versione che non torna è quella su chi ha avvisato il marito della donna: è stato il bambino piccolo, come si diceva all’inizio, o l’ospedale, come dichiarato dall’uomo?
Il marito non crede alla versione dell’arma da fuoco. L’uomo ha parlato di “incidente domestico”, magari uno svenimento mentre lei era al telefono con la madre. Nel cranio della donna, però, sarebbe stato rinvenuto un proiettile: al momento della chiamata al 112 – da parte di un vicino di casa – non era stato menzionato alcuno sparo.
La versione del marito
Nell’intervista realizzata con Storie Italiane, il marito della donna ha spiegato che i bambini “stanno benissimo” nonostante la morte della mamma perché “tanto c’è il papà”. L’uomo, secondo l’inviato del programma Rai 1, sarebbe apparso molto tranquillo e avrebbe scaricato la colpa su un presunto medico, affermando che “deve dire la verità”.
L’uomo ha affermato: “Io sono tornato dal lavoro e mia moglie è caduta ed è stata portata a Rovigo, mi hanno detto che era morta e io sono subito andato in ospedale. Colpo d’arma da fuoco? Ma valà! Io aspetto le carte del medico, quando il medico mi dirà qualcosa ne saprò di più, per ora ne so poco come te”.