Gianotti: “Bosone di Higgs chiave d’esistenza”/ “Ci può far scoprire materia oscura”

- Chiara Ferrara

Fabiola Gianotti, direttrice del Cern, ha parlato della scoperta del bosone di Higgs, avvenuta dieci anni fa: “È la chiave dell’esistenza”

gianotti cern

Fabiola Gianotti, la direttrice del Cern di Ginevra, ha messo la firma su una scoperta storica per il mondo della scienza, ovvero quella del bosone di Higgs. L’annuncio è stato dato il 4 luglio del 2012 proprio dalla scienziata italiana, che in quel momento dirigeva l’esperimento Atlas. Da lì si è aperta una nuova era della fisica. A distanza di dieci anni, in un’intervista a La Repubblica, l’esperta ha ricordato quei momenti.

“È stato un giorno di grandi emozioni e una gioia immensa per la comunità mondiale della fisica delle particelle. Ricordo la tensione delle settimane precedenti l’annuncio, il lavoro durissimo e i miliardi di controlli dei risultati”, ha raccontato. “Bisognava essere sicuri che il segnale che osservavamo venisse davvero da una nuova particella, il bosone di Higgs. E ricordo anche che la tensione e la stanchezza sono svanite d’incanto quando ho iniziato a presentare i risultati dell’esperimento Atlas”. Per coloro che non hanno le competenze per comprenderne l’importanza, la scienziata utilizza un modo semplice: “Direi che è una particella chiave per la nostra stessa esistenza. Senza di lui gli atomi di cui noi e l’universo visibile siamo fatti non esisterebbero, e quindi non saremmo qui”.

Gianotti: “Bosone di Higgs chiave d’esistenza”. Le future scoperte

Il bosone di Higgs, che come spiegato da Fabiola Gianotti La Repubblica è la chiave dell’esistenza del mondo, potrebbe presto portare a nuove scoperte. “È la chiusura di un capitolo, ha permesso di completare il cosiddetto Modello Standard che descrive le particelle elementari e le loro interazioni, e l’inizio di una nuova era di esplorazione”, ha sottolineato. “È legata a questioni aperte molto importanti in fisica fondamentale, che includono l’evoluzione passata e futura dell’universo e l’esistenza di nuova fisica ad alta energia”.

Una di queste è quella relativa alla materia oscura, su cui il mondo della scienza punta fortemente. “Costituisce circa il 25% dell’universo e capire di cosa è fatta ha un’importanza cruciale. Non conosciamo la massa delle particelle che la compongono, quindi dobbiamo utilizzare diversi approcci”, questo dunque il nuovo obiettivo della direttrice del Cern.





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