Un nuovo pomo della discordia si è abbattuto sul Grande Fratello 2024; questa volta, complice una scelta degli autori. Nell’ultima puntata abbiamo osservato un colpo di scena dei più inattesi; alcuni dei concorrenti eliminati o ritirati dal reality hanno varcato nuovamente la soglia della porta rossa rientrando a tutti gli effetti in gioco. Uno scenario mai visto prima e che è stato avallato dalle preferenze del pubblico che ha scelto tra un gruppo di ex gieffini chi avrebbe dovuto avere nuovamente la possibilità di giocarsi le proprie carte per arrivare in fondo alla competizione seppur dopo aver già subito l’eliminazione. La situazione non è stata ben accolta da buona parte dei concorrenti già nella Casa più spiata d’Italia che chiaramente hanno avvertito la ‘minaccia’ del rientro di alcuni volti particolarmente forti. Fra tutti, spicca lo sfogo di Giglio che – come riporta LaNostraTv – ha sbottato contro la decisione con la regia che avrebbe però ‘censurato’ il suo discorso.
“Si va in anarchia”, avrebbe esordito così Giglio nella notte dopo il rientro in gioco di alcuni concorrenti eliminati al Grande Fratello 2024. Un’affermazione che mette in evidenza come questa scelta degli autori vada a sovvertire in un certo senso il regolamento che abbiamo osservato fino ad oggi; non si ricordano infatti precedenti dove più concorrenti, sottoposti al volere del pubblico, siano rientrati in massa dopo aver subito l’eliminazione tramite televoto.
Giglio detta la regola ‘contro’ i concorrenti ripescati al Grande Fratello 2024: “Non devono stare qui…”
Ma non è finita qui, lo sfogo di Giglio è stato particolarmente piccato dopo il ripescaggio al Grande Fratello 2024. Uno sfogo che – secondo LaNostraTv – sarebbe stato addirittura censurato dalla regia. “Le persone che rientrano le nomini a flotta tutte perchè non devono stare qui”. Dunque, un pensiero quasi strategico quello del concorrente che sembra aver trovato, nel merito dello sfogo, anche una tempestiva risoluzione al problema. Ovvero, rimandare tutti i concorrenti ripescati nuovamente alla graticola del televoto; dato il malcontento di buona parte del gruppo, è lecito credere che la strategia adottata sarà proprio questa.