Storie Italiane tratta anche oggi il caso della Gintoneria di Davide Lacerenza e Stefania Nobile: ieri l'interrogatorio ma i due non hanno risposto

Storie Italiane torna sul caso della Gintoneria di Davide Lacerenza. Ieri il proprietario nonchè Stefania Nobile e il factotum del primo, sono stati ascoltati dagli inquirenti ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nel frattempo gli avvocati dei tre arrestati dovrebbero chiedere la revoca dei domiciliari. Ieri Storie Italiane, tramite l’inviato Vito Francesco Paglia, ha potuto parlare proprio con l’avvocato di Stefania Nobile, Liborio Cataliotti, che subito dopo il “non interrogatorio” di ieri ha spiegato: “Quella di non parlare è stata semplicemente una scelta tecnica, non avevamo la disponibilità di atti di indagini, avrebbero potuto non ricordare o fornire risposte non pertinenti”.



E ancora: “Letti gli atti è molto probabile se non addirittura previsto che vengano interrogati di nuovo forse su loro richiesta. Per Lacerenza non chiederemo la scarcerazione mentre per la Nobile lo valuteremo entro i prossimi due giorni, gli ultimi tempi utili per il ricorso al tribunale della libertà. Sui reati contestati a Stefania Nobile non dico nulla, bisognerà capire se rimangano gli stessi, è in corso una indagine e non è definitiva, qui mi fermo”.



CASO GINTONERIA, AVVOCATO STEFANIA NOBILE: “LA POSIZIONE PIU’ COMPLICATA…”

L’avvocato ha aggiunto: “La posizione più complicata è quella di Davide Lacerenza? Il codice dice questo ma non vuol dire che sia il più colpevole o quello pioù gravato dalle prove. Noi abbiamo un rispetto degli inquirenti, soprattutto di questi”. Al momento quindi non ci sono grandi novità in merito all’indagine della famosa Gintoneria, con gli inquirenti che stanno cercando di scoprire in particolare se vi sia un reale giro di soldi, come qualcuno sottolinea, parlando di milioni di euro forse finiti in Albania, il famoso “tesoro di Davide Lacerenza”.



Bisognerà capire se si tratti solamente di indiscrezioni e nulla più, o se realmente vi sia stato un grande spostamento di denaro. Altro aspetto importante, scoprire se realmente ci sia stato sfruttamento della prostituzione e spaccio di droga nei due locali di Lacerenza o se lo stesso proprietario fosse all’oscuro di tutto o sapeva.

CASO GINTONERIA, IL CASO DEL POLIZIOTTO “JACK”

Vito Francesco Paglia, ha concluso il servizio con gli ultimi aggiornamenti, spiegando: “Fra le novità vi sarebbe anche un poliziotto, tale “Jack”, forse un nome di fantasia, che avrebbe informato la Gintoneria circa la presenza delle indagini. Ci sono poi le telecamere che hanno ripreso sia dentro che fuori il locale e che potrebbero raccontare qualcosa in più”.

E ancora: “La procura va avanti, vuole vederci chiaro e continuerà ad ascoltare persone per capire quale fosse il vero sistema che sta dietro alla Gintoneria”. La sensazione che è la Gintoneria sia quasi un gigantesco vado di pandora da cui potrebbe emergere di tutto, ma anche niente: alla fine la bolla mediatica esploderà o verranno scoperti dei veri e propri reati? Appuntamento al prossimo aggiornamento.