Sarebbe morto Giovanni Motisi, superlatitante, e lo scoop è stato dato nelle scorse ore da Gente: non ci sono però notizie ufficiali

E’ mistero attorno al superlatitante Giovanni Motisi. Stando a quanto riferisce Repubblica tramite il proprio sito, Gente ha pubblicato la notizia della morte dello stesso boss, deceduto in Colombia, in una clinica di Cali dove era ricoverato. Peccato però che, sottolinea lo stesso quotidiano, di ufficiale non vi sia nulla e la procura di Palermo ha disposto degli accertamenti, così come l’ambasciata italiana in Colombia, per cercare di comprendere se Giovanni Motisi sia morto davvero o meno.



Il decesso del superlatitante è una notizia a dir poco rilevante tenendo conto che una volta che è stato arrestato Matteo Messina Denaro, poi morto per tumore, proprio Motisi era rimasto l’ultimo dei grandi padrini siciliani ancora in fuga. Era infatti ricercato da quasi 30 anni, precisamente dal 1998, dopo che era stato condannato a due ergastoli, ritenuto responsabili di tre omicidi: la morte di Ninni Cassarà, vice questore, nonché dell’agente Roberto Antiochia, entrambi morti il 6 agosto del 1985, e quindi l’omicidio di Antonino Puccio, uccisione datata del 1989 nell’ambito della faida contro Totò Riina.



GIOVANNI MOTISI E’ MORTO? E’ LATITANTE DAL 2002

Giovanni Motisi aveva fatto perdere ogni sua traccia nel 2002, quindi 23 anni fa, dopo che era stato destituito dal suo ruolo di boss, come ricorda Repubblica, precisamente di capo del mandamento di Pagliarelli. Dove sia finito in questi 23 anni nessuno sa dirlo con certezza ma secondo Gente sarebbe sicuramente morto in Colombia, dove probabilmente ha vissuto una volta che è ha lasciato l’Italia per evitare l’arresto e forse anche ritorsioni da parte degli stessi mafiosi rivali.

Secondo il fotoreporte Antonello Zappadu, famoso per altri scoop, sarebbe entrato in contatto con una persona da tre anni, in quanto Motisi voleva rilasciare un’intervista. Sarebbe stato proprio questo tramite a darne la notizia del decesso: “Sono sicurissimo di lui”, aggiungendo che il superlatitante era malato da anni: “Nel 2022 voleva consegnarsi”. Vedremo se le autorità confermeranno o meno tale notizia.