Il sindaco di Villa San Giovanni, provincia di Reggio Calabria, è stato arrestato ai domiciliari. Come scrive l’agenzia Ansa, Giovanni Siclari è stato il destinatario del suddetto provvedimento cautelare a seguito di un’operazione dei carabinieri reggini, coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia, eseguita stamane. Assieme al primo cittadino di Villa San Giovanni, sono finiti ai domiciliari e in carcere altre 10 persone, con le accuse, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato. Inoltre, per una persona solamente (non Siclari), sono scattati i domiciliari per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Oltre al sindaco di cui sopra, arrestati anche Antonino Repaci e Calogero Fimiani, presidente del consiglio di amministrazione, nonchè amministratore delegato della “Caronte & Tourist Spa”, società di navigazione che gestisce le tratte fra Sicilia e Calabria.
ARRESTATO SINDACO VILLA SAN GIOVANNI: COINVOLTA LA CARONTE
Come specificato dall’agenzia Ansa nella sua edizione online, gli investigatori, a seguito di un’accurata indagine, avrebbero accertato che i manager finiti sotto inchiesta, avrebbero permesso di “elargire utilità ad amministratori comunali che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione”. Sempre come specificato dall’Ansa, la società di navigazione di cui sopra avrebbe ottenuto in maniera illecita, grazie alla compiacenza del sindaco, l’affidamento di un’area edificabile. Stando a quanto sostiene l’accusa, Repaci avrebbe individuato nel sindaco Siclari (eletto con una lista civica e fratello di Marco, senatore di Forza Italia) il suo principale interlocutore. Proprio in questi istanti è iniziata una conferenza stampa presso la procura di Reggio Calabria, in cui verranno resi noti ulteriori particolari su questa indagine.