Giulia e Paolo sono i due figli di Carlo Verdone, avuti dal matrimonio con Gianna Scarpelli. I due sono stati sposati dal 198o al 1996 e anche dopo la rottura non hanno voluto divorziare proprio per il bene dei bambini, che oggi sono adulti. Il legame tra loro e il papà non sempre è stato rosa e fiori, soprattutto per la lontananza di lui a causa del lavoro. “A un certo punto dovevo recuperare il rapporto con loro, il lavoro mi stava assorbendo troppo. Non è che avessi perso il talento, ma forse avevo bisogno di questa pausa. Così mi son preso due anni sabbatici. Abbiamo fatto viaggi bellissimi e importanti e lì anche loro hanno capito che qualcosa era cambiato”, ha raccontato di recente in una intervista al Maurizio Costanzo Show.
Quando erano bambini, il regista amava portarli con sé sul set. È per questo motivo che Giulia e Paolo Verdone hanno realizzato qualche comparsa in film come “Al lupo, al lupo” (1992) e “Viaggi di nozze” (1996). La primogenita ha continuato anche da adulta nel settore, interpretando il ruolo di segretaria di produzione nel film “Natale in crociera”. Poi però ha capito che quella non era la sua strada. Insomma nessuno dei due ha deciso di essere l’erede del papà nel mondo del cinema.
Giulia e Paolo, che lavoro fanno i figli di Carlo Verdone?
Oggi Giulia e Paolo, i figli di Carlo Verdone, non hanno un lavoro connesso al cinema. La primogenita infatti si è trasferita a Londra per specializzarsi in Genetica e adesso è un’affermata nutrizionista. “Già da tempo avevo l’idea di voler fare altro, tuttavia mi mancava il coraggio o forse non avevo ancora messo a fuoco il desiderio che poi ho elaborato con il tempo. Per fare bene questo lavoro bisogna avere talento e io non ho mai creduto di averne”, ha affermato in una intervista a Vanity Fair in merito alle sue esperienze sul set.
Il secondogenito invece è un appassionato di musica e arti proprio come il papà, ma sta inseguendo la carriera diplomatica. In passato ha ricoperto ruoli dirigenziali nel Ministero dei Beni Culturali durante il terzo mandato di Dario Franceschini. Di lui però non si sa molto: non gli piace stare sotto i riflettori.