Sulle colonne del quotidiano “Leggo” ha parlato in queste ore Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, interpellato in materia di Coronavirus e sui dati relativi ai nuovi contagi. L’intervistato ha spiegato che il tampone viene collocato nella data di esecuzione e dunque può succedere che un laboratorio consegni l’esito la sera tardi o lo carichi il giorno dopo, senza sapere, di conseguenza, se il paziente sia entrato in pronto soccorso o provenga dall’esterno. Fra i positivi al Covid-19 di questi giorni, però, compaiono molti casi datati, ovvero risalenti addirittura al mese di marzo 2020: com’è possibile questo? “Accade perché se il positivo viene scoperto con il test sierologico, vuol dire che ha gli anticorpi. Ergo, la malattia ce l’ha da un po’ di tempo, ha finito i sintomi, ma ha ancora il virus in circolo. Però la malattia è di cinque/sei settimane prima. I casi di oggi sono un po’ vecchi oppure malati lievi. Le persone ricoverate sono pochissime”.
GIULIO GALLERA: “I CONTAGI EMERSI DAI TEST SIEROLOGICI SONO DATATI”
Come si fa, tuttavia, a ricostruire con esattezza quando il Coronavirus ha avuto inizio nelle persone che risultano possedere gli anticorpi? “Chiedendo al paziente la data di inizio sintomi. Tutto ciò che nasce dal sierologico è vecchio: è una persona che ha fatto già la quarantena, che è stata male. Il test sierologico si fa a 15-20 giorni dalla fine dei sintomi. Pertanto, tutti i dati provenienti dai test sierologici sono datati”. Un fattore comune in tutte le Regioni, ma che, come ha spiegato Giulio Gallera, in Lombardia emerge con più prepotenza per via dell’elevato numero di contagi e perché l’Istituto Superiore di Sanità chiede la data di tampone e inizio sintomi. In circolazione, però, il virus c’è ancora e non si riesce ancora a capire con precisione se si debba essere preoccupati per il numero di asintomatici “a piede libero”. Gallera, a tal proposito, predica tranquillità: “Il numero di persone che hanno 37,5 gradi di temperatura si sta riducendo notevolmente, ma continueremo a fare i test”.